La mezzaluna si distende
lascia trapelare quel barlume che ti afferra
ti stritola
ti lascia
e ti riprende.
Il tempo non ha più significato.
Sorgono due rilievi sferici levigati dalla carezza del Vento,
inondati da un colore roseo pennellato
dalla mano no di un’artista, no di un angelo, ma da ….
Parole inutili, foto sfocate in bianco e nero.
L’essenzialità del silenzio mentre si è avvolti, soffocati
dallo Splendore in persona.
Smarrimento incertezza debolezza:
oh seducete me
sono qui senza spada senza scudo.
Mi arrampico su un colle arrotondato e soffice:
ecco finalmente all’orizzonte i miei miglior incubi!
Due pozzi scuri dove mi disseto senza mai saziarmi
vorrei andar via di qua
no non chiamarmi
legatemi!
Eccomi arrivo
mi sporgo sull’orlo dell’oblio
SI’ CI SONO …
Un fiume circonda il tutto.
Impetuoso trascina la morbidezza
il giallo e il castano si fondono.
La mano si dirige lì
non sapendo cosa trovare
ma sapendo a cosa va incontro.
Spiegazione
Quello che può sembrare all’inizio un paesaggio, un territorio che sta per essere esplorato per la prima volta, altro non è che il volto di una ragazza. L’innamorato inizia a osservarla partendo dalla bocca (mezzaluna) e mano a mano alza lo sguardo fino ad arrivare ai capelli (fiume) passando per gli zigomi, il naso e gli occhi. Durante questo viaggio egli si sente più volte perso o attirato dalla bellezza della sua amata, quasi come se interpretasse Ulisse nel suo faticoso ritorno a casa.
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