00 06/09/2017 18:30

(a me, ad Angela, a Gabriele, a Giacomo)



Ho tutti i miei segni del tempo
belli messi in mostra sulla mappa del mio spirito, tirature
un po’ più spesse, tra gli zigomi
e le mie palpebre un po’più lente nel piangere. Ho dolori
che non vede nessuno, lamenti vaghi ormai, nascosti
tra le linee frastagliate della fronte
e del cuore.
Piccole e grandi ombre di desideri ormai sfarfallati
tra mille tramonti, lucciole rincorse e quasi mai raggiunte ma, così
luminosamente sognate, da non dovermi intristire. Ho il peso
delle ombre che provano a scavare gli occhi, ma
anche l’allegoria variopinta dei sogni che
da sempre li vanno riempiendo. Ho radi capelli
deboli, che mi luccicano ancora sui pensieri,
ma le mie indebolite orecchie
amano ancora le musiche e i suoni che mi riempiono
la casa, e le mie labbra non si sono inaridite ma cercano, quando
fa stelle in cielo, ancora di toccarsi con le tue.
Le mie guance infine, seppur tatuate di stanchezza e sonno
brillano ogni volta che il sole riconquista il cielo, e le mie mani
quanto dolci vogliono essere, per carezzare i vostri volti,
miei fiori colti, sorridenti e così uguali
alle mie lacrime di gioia.
Oggi ho lo sguardo per vedervi allontanare, confusi al vento,
mentre mi allento e quasi fatico a seguirvi tra le nuvole, veloci
colorati, con la vostra vita da ricolmare, e la mia faccia,
così soddisfatta e lieta di sorriso,per voi
da conservare.



...

pennabianca