00 27/01/2017 21:08
Cuore, che fai?
Batti come fringuello morente
Alla sua sola visione fuggente.
Tremate, o nervi impazziti?
Squassate le povere ossa dormienti.
Ormai piccole piaghe alle dita
Tormento presto con morso furioso
E quei rubini contemplo sconvolto,
Piccole rose, il mio pegno d'amor.

Cuore, che fai?
Gli occhi sento pulsare eccitati,
Di afferrarla smaniosi tra il pianto
Che già sopraggiunge, pioggia dolente,
E guizzano come ladri furtivi
prima che a terra mente li serri.
Un ardore pervade i polmoni
Che s'accendono di fulgida brace
Poi strozzata da calde fumo pesante.

Cuore, che fai?
Forse le vene gradiscono il ritmo,
Se le pesti con tanta veemenza?
O piuttosto esse hanno memoria
Di quando intonavano canti per lei?
Le fibre tutte devon frenare
Quel sinuoso serpente di sangue
Che freme per scorrer selvaggio da lei,
Preda di atavici istinti ferini.

Cuore, che fai, non ricordi?
Inganni cervello, racconti bugie
Gli nascondi amari ricordi,
Gli taci le nere parole di spregio
Che spezzarono i canti di vita.
Cuore che fai, mi tradisci?
Il tempo dovrebbe guarire ferite,
S'è mai sentito che curi follia?


...

"E quando miro in cielo arder le stelle; dico fra me pensando: A che tante facelle?Che fa l'aria infinita e quel profondo Infinito Seren? Che vuol dir questa Solitudine immensa? Ed io che sono?" G. Leopardi, Canto notturno di un pastore errante dell'Asia