00 14/09/2015 18:47
Il regno del poeta

Nietzsche accomuna il gioco dell'artista
e del fanciullo
.
Si deve "ritrovare la serietà messa nel gioco da bambini"
Il gioco svincola l'uomo dalla pesantezza della vita reale:
leggerezza, gioia, spensieratezza, libera creazione.

Schiller: L'uomo c'è interamente lì dove gioca.

Eraclito : "Il tempo della vita è un bimbo che gioca
con le tessere di una scacchiera:di un bimbo è il regno"

Fink: "il gioco è un elemento fondamentale
della nostra cultura , da recuperare per un rinnovato pensiero"


Questo spirito giocoso, mi pare, sia andato perduto anche nelle composizioni degli attuali poeti.

Un genere poetico che si trovava talvolta anche in certi grandi del '900.

Mario