dvrizzo, 24/06/2015 11:56:
Ed è noia,
freddo bacio
su di un collo sudato;
atollo frigido,
ricordi primaverili,
un meriggio dorato.
Secoli fa,
ne son certo!
Io credo, senza voler contraddire Rosanna e Pino, che ad un certo punto la poesia come entità, assume una volontà propria, quasi distaccando il poeta anzi, come se non ne avesse bisogno. personalmente ci trovo una bella forza nella pluralizzazione del terzo verso, anche se la regola sostiene Rosanna, e credo che questa zoomata ampia verso ques'insieme di "ricordi" che diventa un unico quadro e non del singolo che, invece si rivelerebbe insufficiente, innalza la poetica ad un livello più compatto e rarefatto insieme. D'accordissimo con Pino sul concetto della sintesi, ma se dovessimo davvero sintetizzare concretamente in un minimalismo anche senza eccessi, si potrebbe raggiungere lo stesso risultato con meno versi:
Freddo bacio
collo/atollo
primavera
pomeriggio d'oro
secoli fa
è solo un esempio estemporaneo non ragionato che potrebbe ancora ridursi verticalmente. Ho eliminato il primo verso perché l'ambiente poetico è decisamente quello della noia, quindi superfluo.
In ogni caso, a me è piaciuta, a parte l'eccesso di aggettivi. Complimenti
[Modificato da lazharus 26/06/2015 16:22]