FIORI DI PENSIERO: poesie, racconti, riflessioni... Fiori di Pensiero è nato per permettere agli autori dilettanti di pubblicare le loro emozioni principalmente con la parola scritta, ma anche con immagini e suoni, usando il supporto più moderna che esista: Internet. La poesia è la principale rubrica del forum, ma trovano posto adeguato anche racconti, pensieri, riflessioni, dediche, lettere e tutto ciò che il cuore può dettare ed il pensiero esprimere.

sapore di addio

  • Messaggi
  • Violadaprile
    00 26/05/2015 14:19
    chiudo gli occhi, tu rosa del destino,
    fra tramonti alberati e nero vino
    fra simposi di lacrime di stelle
    fiero dolore
    non vedo neanche quelle

    abbandonami volto della sorte
    che nella luna accendi il tuo richiamo
    in fondo a un canalone collochiamo
    -spasmi del cuore-
    gli strali della morte

    mano tremante allungo verso un viso
    che non cede né un'ombra di sorriso
    e neppure lo sguardo in sé racchiuso
    che tace amore
    e lascia duro il muso

    la spada acuminata mi colpisce
    bassi gli occhi, segnati da un pensiero
    o forse neanche, chiusi avanti al vero
    cupo il colore
    affidi a chi capisce

    dolcesguardo, che t'apri silenzioso
    verso una coppa che non ti risponde
    la mano stringe il tuo pensiero ascoso
    senza rumore
    ma che mi si confonde

    vedo lacrime asciutte sul tuo ciglio
    e dentro te qualcosa di vermiglio
    sangue che cola da ferita aperta
    porta d'orrore
    che già vorrei deserta

    il labbro trema, cesso d'osservarti,
    ma ogni gesto riporta turbamento
    e non vorrei, ah non vorrei amarti
    tace il furore
    è già quasi un memento

    guardo il tuo ciglio chiaro e il naso curvo
    volto in basso di nuovo a cancellare
    ogni stillare d'animo e conturbo
    pien di rancore
    e di parole amare

    ma ciò che è stato non si può cambiare
    accompagno i tuoi gesti con lo sguardo
    mani vive, sottili come dardo,
    prive d'ardore
    e spento il tuo pensare

    e dentro sale la malinconia
    come un moto di mare nero oscuro
    abbandono lo stremo e la malia
    punte d'algore
    il cuor diventa duro

    taci, uomo, davanti ai miei pensieri
    stropicciando gli orli del destino
    con dita ferme, il volto già in cammino
    come di fiore
    dimentico di ieri

    vedo i tuoi passi fuori nella notte
    smetto di respirare e chiudo gli occhi
    finalmente il cielo s'apre a botte
    -nessun rumore-
    ma solo dentro me,
    pesanti i tuoi rintocchi



    ------------------------------------------------------------

    metrica = 11-11-11-5-7
    tranne l'ultima strofa che ha un settenario tronco in più

    rime = AABCB ABACB ABBCA
    tutti i quinari rimano in -ore

    iato in "gli orli"
    [Modificato da Violadaprile 26/05/2015 14:44]
  • Rosy.S
    00 11/06/2015 23:03
    un lavorone! Direi che ipnotizza e mi riporta in un'atmosfera d'altri tempi.
    Se non avessi visto la tua firma non ti avrei riconosciuta :)

    qui però:

    taci, uomo, davanti ai miei pensieri
    stropicciando gli orli del destino

    come fai a considerarlo iato? Licenza che non mi convince, anche perché un lettore che va a tempo di musica non può una volta leggere

    bassi gli_occhi, segnati da un pensiero

    oppure

    smetto di respirare e chiudo gli_occhi

    e un'altra volta leggere

    stropicciando gli |orli del destino


    ma, a parte questo, tanto di cappello [SM=g27811]

    [SM=g27823]
    [Modificato da Rosy.S 11/06/2015 23:05]
  • Violadaprile
    00 28/06/2015 00:11
    sì ci ho pensato

    e se cambiassi "gli orli" con "i bordi", nonché il titolo che è una orrenda trovata dell'ultima ora, cose ne dici?
    :)
    [Modificato da Violadaprile 28/06/2015 00:12]
  • Violadaprile
    00 28/06/2015 02:41
    Rosso rubino
    per la Rosy, che è l'unica che ha mostrato qualche interesse
    intanto ho cambiato il titolo che era orrendo
    poi qualche correzione qua e lá
    sono ancora insoddisfatta ma va meglio :-)


    rosso rubino in una notte di pece


    chiudo gli occhi, tu roso dal destino,
    fra tramonti alberati e nero vino
    fra simposi di lacrime di stelle
    fiero dolore
    bruciato di facelle

    abbandonami volto della sorte
    che nella luna accendi il tuo richiamo
    in fondo ad una fossa collochiamo
    -spasmi del cuore-
    gli strali della morte

    mano tremante allungo verso un viso
    che non cede né un'ombra di sorriso
    e neppure lo sguardo in sé racchiuso
    che tace amore
    e lascia duro il muso

    la spada acuminata mi colpisce
    bassi gli occhi, segnati da un pensiero
    o forse neanche, chiusi avanti al vero
    cupo il colore
    affidi a chi capisce

    dolcesguardo, che t'apri silenzioso
    verso una coppa che non ti risponde
    la mano stringe il tuo pensiero ascoso
    senza rumore
    ma che mi confonde

    vedo lacrime asciutte sul tuo ciglio
    e dentro te qualcosa di vermiglio
    sangue che cola da ferita aperta
    porta d'orrore
    che già vorrei deserta

    il labbro trema, cesso d'osservarti,
    ma ogni gesto riporta turbamento
    e non vorrei, ah non vorrei amarti
    tace il furore
    è già quasi un memento

    guardo il tuo volto chiaro e il naso curvo
    volto in basso di nuovo a cancellare
    ogni stilla d'animo e conturbo
    pien di rancore
    e di parole amare

    ma ciò che è stato non si può cambiare
    accompagno i tuoi gesti con lo sguardo
    mani vive, sottili come dardo,
    privo d'ardore
    e spento il tuo pensare

    e dentro sale la malinconia
    come un moto di mare nero oscuro
    abbandono lo stremo e la malia
    punte d'algore
    il cuor diventa duro

    taci, uomo, davanti ai miei pensieri
    stropicciando il bordo del destino
    con dita ferme, il volto già in cammino
    sciupato fiore
    dimentico di ieri

    vedo i tuoi passi fuori nella notte
    smetto di respirare e chiudo gli occhi
    finalmente il cielo s'apre a botte
    -nessun rumore-
    ma solo dentro me
    pesanti i tuoi rintocchi
  • Rosy.S
    00 29/06/2015 19:09
    Re:
    Violadaprile, 28/06/2015 00:11:

    sì ci ho pensato

    e se cambiassi "gli orli" con "i bordi", nonché il titolo che è una orrenda trovata dell'ultima ora, cose ne dici?
    :)



    Rosso rubino: bellissimo anche a solo come titolo.

    In effetti sapore di addio era da archiviare tra i titoli ottocenteschi, anche se non ci avevo fatto molto caso.

    Non ho confrontato la nuova versione con la prima: ero entrata solo per dirti che va benissimo "il bordo" (anzi, quasi quasi lo preferirei al plurale) però ti sei distratta (e in un lavoro lungo ci sta) sul fatto che "il" se lo mangia la o di "stropicciando", quindi resta un decasillabo; e in ogni caso andrebbe spostato il secondo accento che cade in quinta. Però la cosa è rimediabile al volo: per ovviare ad amedue le cose ti basterebbe invertire la posizione del gerundio (anche se poco moderna come soluzione formale):

    taci, uomo, davanti ai miei pensieri,
    il bordo stropicciando del destino
    con dita ferme, il volto già in cammino


    oppure (forma più snella e diretta che preferirei decisamente):

    taci, uomo, davanti ai miei pensieri,
    tu che stropicci i bordi del destino
    con dita ferme, il volto già in cammino


    In entrambi i casi otterresti l'endecasillabo.


    Confronterò in seguito le altre modifiche che hai fatto. [SM=x142830]



    [Modificato da Rosy.S 29/06/2015 19:13]