Trovo che questo sonetto, oltre ad essere davvero piacevole, leggero, simpatico e formalmente bello, contenga un messaggio che è, sì molto condivisibile e diffuso nel sentire comune, ma soprattutto "nascostamente" profondo: il periodo della scuola dell'obbligo, sommato all'età adolescenziale, è capace di rendere insopportabile anche il sublime.
Purtroppo quasi nessuno studente, a quel tempo, et per propria "colpa" veniale et per colpa altrui è pronto o ha i mezzi per apprezzare e comprendere, talvolta anche solo minimamente, la grandezza di certa letteratura e filosofia. E questo è un gran peccato.
Ma non tutto è perduto, per fortuna si cresce e, tempo permettendo, si rivalutano molte cose.
Sulla "questione inedia" sento che si debbano tassativamente spendere quattro (mila e più) parole. :P
Avendo potuto intuire il tuo livello culturale, 'voLIAdaprile' (asd), non riesco francamente a comprendere come tu possa liquidare una tua piccola mancanza - io sono una mancanza organica - con l'affermazione "evidentemente è un errore talmente diffuso che ha finito per diventare regola ...".
Così si mandano a meretrici secoli di evoluzione+storia di un termine.
Comprendo che tu possa anche essere, magari, una poetessa-glottologa (Leopardi style) però, anzi proprio per questo, non puoi glissare sul fatto che ogni parola abbia una sua vita fatta di chissà quante metamorfosi.
Tralasciando quelli che ne hanno di doppi (come in questo caso), tripli, etc. ci saranno centinaia di lemmi che partendo da un certo significato originale, hanno poi finito per significare e indicare anche ben altro; per effetto, ad esempio, di storpiature dialettali o straniere.
Si prenda, a tal fine, in esame il termine
cristiano che
""Col passare del tempo è passato a indicare dapprima una persona qualunque, come nell’inglese christened, “nominato” o “chiamato”... Addirittura, lo stesso termine cretino deriva da “cristiano” (attraverso il francese crétin, da chrétien), con un uso già attestato nell’Enciclopedia nel 1754: secondo il Pianigiani, “perché cotali individui erano considerati come persone semplici e innocenti, ovvero perché, stupidi e insensati quali sono, sembrano quasi assorti nella contemplazione delle cose celesti”."" [tratto da
Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici) di Piergiorgio Odifreddi].
www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/complessa-storia-termine...
Il concetto è quello, in sostanza: la parola può essere multicontentuto ed è, ovviamente, mutabile. Poi sarò ignorante io, obv. Oltre che poppante.
NO FLAME OR POLEMICAL TONE!!
[Modificato da NicolaPagano 05/04/2015 20:27]