Il mare

Nakurisch, 2/28/2015 12:44 PM:

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Ah il mare...lo adoro


Il mare


Una sorta di creazione/ricerca di emozioni
attraverso lo strumento della scrittura
che produce mondi immaginari di assuefazione
come le droghe, perche' usati come sfoghi di
vite ormai sempre piu' represse ed artificiali;
mondi virtuali creati dalla mente in cui spesso;
il poeta si perde o fa perdere il contatto
con la realta' del mondo percepita ed
espressa/sognata con mille diversi coloriti,
parole, frasi con cui produce i suoi mondi
interiori offerti in pasto agli altri
sognatori/marinai che navigano nei mari delle
infinite onde delle parole che si spargono
nell'oceano per raggiungere nuove isole
e nuove terre...

E' ammesso mettere in giro i link che portano alle
poesie di questo portale od e' contro il regolamento?
Se nessuno conosce dove si trova il mare, come potra'
mai navigarlo e tuffarsi in esso???

In certi portali ci sono i pulsanti per poter
condividere i testi anche su fb...qui e' ammesso?
Sembra un luogo serio e gestito con intelligenza
dove si ha facile accesso alle opere di un utente
senza doversi registrare e poter navigare cosi' nel
suo mare e fare pesca di tutte le sue opere anche
dopo anni che non frequenta piu' il sito e mi sembra
che in questo tipo di circuiti, non ti disattivano
l'account se non lo usi per qualche anno e
fino ad ora, sono tra i piu' affidabili della rete
che dopo molti anni, ancora custodiscono le opere
di molti autori con facile accesso alla lettura...
Se debbo pubblicizzare/usare un sito, preferisco
uno gestito con serieta' e rispetto verso gli utenti
e le loro opere e grazie per aver apprezzato la
mia dedica cancellata/lucchettata in altri portali.

Nakurisch, 28/02/2015 12:44:

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Ah il mare...lo adoro


Il mare



E’ una distesa di vita infinita,
una parola mai conosciuta,
un respiro di sabbia e di vento,
un’alba che accende il mio riso o tormento.

Son flutti dispersi su chiglie di quercia
che lasciano il segno di viaggi passati,
figli ribelli d’un padre profondo
come il rintocco del Sole sul mondo.

E’ libertà di fine stagione,
in cui tu t’immergi cercando te stesso,
in cui tu galleggi tra ieri e domani,
da cui poi riemergi con gli occhi più chiari.

Specchio lucente dove il vento carezza
quel volto più immenso dello stesso pensiero,
ma ombroso e segreto nel profondo recesso,
dove luce non entra, dove il buio è più pesto.

Ma la sua Voce, che sussurra e richiama,
armonica essenza, speranza lontana,
mi scuote violenta, mi cede il respiro,
donandomi un nome, uno scopo sol mio.



Nakurisch

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