mah, al di là delle belle intenzioni e delle belle definizioni, io credo che amare senza essere amati coporti un'indicibile sofferenza che definirei naturale, per ogni uomo e per ogni donna;
diverso è l'egoismo o il narcisismo di chi vuole solo essere amato o di chi ama solo la propria immagine;
a meno che non si sia un'ente superiore come Cristo, che è stato capace di amare anche coloro che non lo hanno amato (ma quella è sublimazione dell'amore che ha della santità), io credo che l'amore sia simbiotico scambio, e non donazione fine a se stessa. Se così non fosse, allora potremmo tranquillamente innamorarci anche di un boia, di un mascalzone, di uno stupratore, di un dittatore?!?
Io penso che si dona anche in funzione del bisogno dell'altro di ricevere amore, stima, comprensione, ecc. ecc., ma se l'altro ha "un braccio lungo e l'altro corto" (nel senso che prende tutto quello che gli si dà ma non sente di dover dare altrettanto, o almeno tutto ciò che potrebbe e saprebbe dare, beh, mi sembra che il rapporto sia asimetrico e sia destinato a esaurirsi e a creare insoddisfazione e infelicità, perché l'energia positiva non è in osmosi tra entrambe le parti...
Mio parere.