00 13/02/2015 07:31
Pochi passi in punta di piedi nella stanza ed avrò davanti l’amore della mia vita.
Di fronte a me una figura conosciuta, l’essenza della felicità ora mi sta guardando,
mi scruta e non delude il mio sguardo, l’intelletto.
Non c’è ragione né follia in ciò che vedo, solo l’essenza di me, in una cornice di suggestioni.
In quegli occhi riconosco l’indulgenza, la gioia di vivere, l’impeto e quel suo essere superiore.
Voglio osservare più da vicino quella sagoma, quel sentimento quasi irreale, etereo,
colmo di luce sgargiante.
Devo intendere quanto io sia vulnerabile a quel bagliore e per quanto potrò sostenere lo sguardo.
Sono certo che, vivendo una vita con quella sfera affettiva non convenzionale,
quello stato d’animo lo rifletterò sugli altri.
Punto il dito per toccare quello smisurato amore, per sentirlo più vero …
… e vedo che anche il mio dito si specchia.

Ilpoetastro, 21 Aprile 2013


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Dario ilpoetastro

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