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FIORI DI PENSIERO: poesie, racconti, riflessioni... Fiori di Pensiero è nato per permettere agli autori dilettanti di pubblicare le loro emozioni principalmente con la parola scritta, ma anche con immagini e suoni, usando il supporto più moderna che esista: Internet. La poesia è la principale rubrica del forum, ma trovano posto adeguato anche racconti, pensieri, riflessioni, dediche, lettere e tutto ciò che il cuore può dettare ed il pensiero esprimere.

Oggi, ieri, domani

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    Nakurisch
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    00 09/02/2015 11:29
    Un po' personale e per questo spero non sia troppo astratta. Volevo condividerla con voi [SM=g27817]




    Oggi, ieri, domani


    Smarrito, questo sono.
    Perso in un mare in bonaccia,
    dove il vento è in fin di vita
    e dal suo fiato non ho risposta.

    Tutto scompare.
    Nulla è reale.
    Anche l’alba tarda a nascere.

    E’ stata mia la scelta, nessuna imposizione,
    ma libertà non esiste,
    è Caso,
    è illusione.

    Terrore della fine, ma non della Vita,
    la Morte è ben nota,
    ed anche rispettosa,
    di te, di me,
    e di chi ormai riposa.

    Il terrore è la notte ogn’istante più buia,
    dove la vista scompare,
    lo scopo s’immerge.

    Tutto oscilla, ma tutto tace.
    Tutto è niente, ma tutto è pace.

    Solitudine con Morte.
    Breve Gioia e mala Sorte.



    Nakurisch
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    simonecorrieri
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    00 09/02/2015 17:02
    Bella , ispirata .
    Condivido in pieno il concetto dell'incertezza e della liberta'
    che a volte e' un illusione .
    Complimenti .


    ...

    Simone Corrieri
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    Nakurisch
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    00 10/02/2015 09:01
    Sono felice che tu l'abbia apprezzata [SM=g27817]
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    il_rimario
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    00 10/02/2015 17:45
    Re:
    Nakurisch, 09/02/2015 11:29:

    Un po' personale e per questo spero non sia troppo astratta. Volevo condividerla con voi [SM=g27817]




    Oggi, ieri, domani


    Smarrito, questo sono.
    Perso in un mare in bonaccia,
    dove il vento è in fin di vita
    e dal suo fiato non ho risposta.

    Tutto scompare.
    Nulla è reale.
    Anche l’alba tarda a nascere.

    E’ stata mia la scelta, nessuna imposizione,
    ma libertà non esiste,
    è Caso,
    è illusione.

    Terrore della fine, ma non della Vita,
    la Morte è ben nota,
    ed anche rispettosa,
    di te, di me,
    e di chi ormai riposa.

    Il terrore è la notte ogn’istante più buia,
    dove la vista scompare,
    lo scopo s’immerge.

    Tutto oscilla, ma tutto tace.
    Tutto è niente, ma tutto è pace.

    Solitudine con Morte.
    Breve Gioia e mala Sorte.



    Nakurisch




    [SM=x142873]

    Ho provato a darle un po'di ritmo:
    per me, come già detto,
    più importante dello stesso contenuto.
    Riconosco di essere controtendenza:
    oggi si privilegiano le forme che ne sono prive.



    Smarrito e perduto nel mare in bonaccia
    fiato in fin di vita senza risposta
    tutto scompare,niente di reale
    anche l'alba a nascere ritarda

    E' stata scelta non imposta
    la libertà non esiste
    è caso, illusione,terrore della fine
    non della Vita,la morte è nota
    e ci rispetta insieme a chi riposa

    Il terrore è la notte sempre più buia
    scomparsa la vista,s'immerge lo scopo
    tutto oscilla, tace,è niente, è pace
    solitudine con morte,breve gioia, mala sorte

    [SM=x142870]


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    Nakurisch
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    00 11/02/2015 10:54
    Secondo me il ritmo è una cosa e la musicalità è un'altra ma concordo con te sul fatto che questa poesia sia un po' differente dalle mie solite ed il carattere personale è molto legato anche al modo in cui è scritta. Comunque apprezzo il tuo contributo, grazie [SM=g27817]
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    il_rimario
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    00 11/02/2015 15:41
    Re:
    Nakurisch, 11/02/2015 10:54:

    Secondo me il ritmo è una cosa e la musicalità è un'altra ma concordo con te sul fatto che questa poesia sia un po' differente dalle mie solite ed il carattere personale è molto legato anche al modo in cui è scritta. Comunque apprezzo il tuo contributo, grazie [SM=g27817]




    [SM=g27811]

    L'andamento musicale dei versi è dato anche dagli accenti ritmici.

    Senza possedere specifiche cognizioni tecniche, credo che la poesia, fatta per essere letta ad alta voce, dovrebbe essere soprattutto gradevole all'orecchio,con accorgimenti anche linguistici e non soltanto metrici.

    Mi pare, comunque,sia comunque un concetto superato, dopo la stagione novecentesca, che io particolarmente rimpiango, come fruitore.


    Oggi ho letto un'osservazione interessante di De Gregori. Non gradisce che le sue canzoni siano definite "poesia".
    La poesia,dice, è ben altro che una canzone senza musica. Se solo letta, anche la "Donna cannone" è una boiata che non sta in piedi.



    [SM=x142870]
  • Rosy.S
    00 15/02/2015 23:18
    Re:
    Nakurisch, 09/02/2015 11:29:

    Un po' personale e per questo spero non sia troppo astratta. Volevo condividerla con voi [SM=g27817]




    Oggi, ieri, domani


    Smarrito, questo sono.
    Perso in un mare in bonaccia,
    dove il vento è in fin di vita
    e dal suo fiato non ho risposta.

    Tutto scompare.
    Nulla è reale.
    Anche l’alba tarda a nascere.

    E’ stata mia la scelta, nessuna imposizione,
    ma libertà non esiste,
    è Caso,
    è illusione.

    Terrore della fine, ma non della Vita,
    la Morte è ben nota,
    ed anche rispettosa,
    di te, di me,
    e di chi ormai riposa.

    Il terrore è la notte ogn’istante più buia,
    dove la vista scompare,
    lo scopo s’immerge.

    Tutto oscilla, ma tutto tace.
    Tutto è niente, ma tutto è pace.

    Solitudine con Morte.
    Breve Gioia e mala Sorte.



    Nakurisch



    Una poesia angosciosa, più nei confronti della vita che della morte.
    La morte è vista come qualcosa di rispettoso verso ciò/verso chi non è più; con la morte ogni dolore si acquieta, diventa pace.
    La vita invece è libertà relativa, siamo sottoposti al corso del Caso, dove il buio nasconde l'orizzonte e si annaspa come avendo perso la vista.
    Tutto diventa niente, ma alla fine, solo questo nulla ha la calma della pace.

    Non sono affatto sicura di aver colto i tuoi significati, e perciò mi scuso se nella mia rilettura, dove ho cercato di tagliare e alleggerire i versi, qualche significato non coincide. Potrai sempre decidere in piena autonomia come ottimizzarla, nel caso volessi rivederla.
    In ogni caso, avverto qui e là qualche passaggio poco musicale, per non dire troppo prosastico, soprattutto questo:

    Il terrore è la notte ogn’istante più buia,
    dove la vista scompare,
    lo scopo s’immerge.


    Sento anche un po' di zavorra nei troppi "ma" usati, perciò in questa versione ne ho tolto qualcuno. Anche se amo i versi lunghi, in questo caso penso che versi più brevi facciano risaltare maggiormente il carattere angoscioso del componimento. Pur nella disomogeneità metrica, quasi ogni verso conserva il ritmo canonico proprio del settenario, dell'ottonario, del quinario.



    Smarrito, questo sono.
    Remo disperso in mare
    dove il vento è in fin di vita
    e non sento più il suo fiato.

    Tutto scompare.
    Anche l’alba tarda a nascere
    e nulla più è reale.

    E’ stata mia la scelta,
    nessuna imposizione,
    ma libertà è Caso
    o solo un'illusione.

    Terrore della fine,
    non certo della Vita:
    la Morte è rispettosa,
    di te, di me,
    e di chi ormai riposa.

    Terrore è questa Notte
    più buia ad ogni istante,
    Solitudine con Morte.
    Breve Gioia e mala Sorte.

    Ovunque tutto oscilla
    e tutto sembra niente

    Ma intanto tutto tace
    e tutto intorno è pace.




    Mi è piaciuto invertire gli ultimi versi lasciando in ultimo tutto tace/tutto è pace, che induce a una riflessione aperta, dal molteplice significato.
    Ma forse non tutto mi è arrivato secondo i tuoi intenti... pardon.
    La musicalità però penso si sposi gradevolmente con il ritmo.
    Un po' di lavoro in tal senso, nella tua, ci vorrebbe.
    Comunque risulta molto intensa.

    Grazie per averla condivisa. [SM=g27823]