00 22/01/2015 23:40
Ancora una notte a porsi la solita cara domanda,
ancora un minuto, un' ora a chiedersi cosa avverrà
ancora una volta l' ennesima notte da sognare insonne
ma stavolta la schiena è stanca e la palpebra calante.

Non si trova più occasione di incontrare i cari rancori
nemmeno per i rimorsi offrire thè e biscottini;
la giornata è sempre più corta senza attimi di scorta
ci si vaga a ritmo frenetico, altro che salsa cubana.

Ora sarebbe il caso di essere quasi felici,
i letti al mattino presto fatti, e a mezzanotte già disfatti;
ma pian piano vien fuori mentre sguscia come un gatto
siamo uomini disfattisti e mai saremo soddisfatti.