00 18/01/2015 06:22


La fortuna tiene in mano
senza colpa nè rimorso
l'invisibile catena
che flagella il nostro dorso.
Con iniqua diffusione
lei dispensa riso e pianto
ruba a chi non ha più niente,
fa regali a chi ha già tanto.

Lo spettacolo indecente
dell'odierna perversione
promulgate impunemente
dal diabolico massone
oggi ha reso l' uomo libero
un inerme prigioniero,
riducendo i suoi valori
ad un valore pari a zero.

Di giustizia ed onestà,
nobiltà d'animo ed onore,
le macerie son spazzate via
da un numero maggiore.
Ma qualcosa c'è di peggio
del fratello che fa male
al fratello, trafiggendolo
nel dorso col pugnale.

Perché in fondo la violenza
è cosa umana e naturale,
frutto amaro e velenoso
della mente irrazionale.
Un congenito, infuocato
sanguinario antico istinto,
disperata ribellione
comprensibile del vinto.

Ciò che invece mi rattrista
è l'impietosa e cieca sorte
che condanna l'innocente
a malattia, miseria e morte.

Quando le anime dei giovani
nel pieno della forza
senza scopo son recise
dalla falce che le smorza.

Quando atleti abituati
a viver sempre con fierezza
son costretti ad una sedia
per un osso che si spezza.

Quando madre snaturata
con in grembo il figlioletto
di ogni senno ormai privata
va gettandosi dal tetto.

Ah, malefico destino,
spaventosa lotteria,
quando il bello della vita
d'improvviso porti via!

Oh Signore, perchè spargi
su di noi povera gente
sofferenza come sale
senza che possiamo niente?

La risposta non è data,
non c'è fine al il mio tormento.
La mia fede
lume fievole,
si è spento.

[Modificato da Sberlo.Pignoli 18/01/2015 06:42]