00 09/02/2014 14:21
Continuo a guardare fuori! lì dove lo spazio è immenso, lì dove le possibilità si intrecciano e si susseguono, lì dove la sorte nasconde emozioni, lì dove la realtà è messa in gioco, lì dove il male nasce dalla pace.
La rottura delle tue ambizioni è la distanza che intercorre tra tuoi occhi e l'obbiettivo che insegui; le possibilità sono così labili, così come lo è la tua volontà.
Dicono frasi ambigue, sussurrano consigli, loro, quelli che si trovano lì fuori, ognuno è l'equivalente di quello che ha vissuto, velocemente li leggi tra una pagina ed un'altra: "corri perché la vita è breve ma sappi fermare al momento giusto", "rischia ma con attenzione, valuta tutti i dettagli ma non farti destabilizzare dagli stessi", eccedi ma con cautela, guarda in alto ma ricordati di mantenere i piedi saldi sul terreno".
E così inizi a correre, ma finisci per correre con la paura di tralasciare qualche dettaglio che la corsa esclude tra le sue attenzioni. Ti volti indietro e guardi quello che hai lasciato - e di nuovo le frasi: "fai tesoro di quello che hai vissuto ma non farti ingannare da esso".
La tua strada è confusa, cerchi di ragionare e di nuovo ti aggrappi a un consiglio "vivi il presente perché non tornerà mai più". Ti senti più rilassato, respiri e ti godi al meglio dei tuoi sensi l'aria che scorre nei polmoni e finisci per vivere giorno dopo giorno un anno. I tuoi obbiettivi si stanno sgretolando, non hai più la percezione del futuro e ti perdi ancora.
Guardare fuori è stato un lampo di movimento instabile, interiorizzi tutti i tuoi sensi e li lasci a percepire te stesso cercando di scoprire chi sei davvero.
Ascoltare cosa ha da dire il nostro io è la soluzione migliore; lì fuori è un caos e le persone si perdono, voglio ascoltare me stesso, voglio essere il padrone del mio mondo.


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Tutti abbiamo dei pensieri ogni giorno, io voglio condividere i miei con voi.
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