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24 gennaio 2014

Scrivo nel silenzio della cucina, appoggiato sul tavolo. Il pigiama, il pile a riscaldarmi le spalle ed i piedi nudi sulla pietra fredda del pavimento. C’e’ silenzio...
mentre il gatto appallottolato sul divano finisce le ultime pulizie. Filtra la luce della noiosa sera, sbiadita e fredda, fra le imposte socchiuse mentre da fuori arrivano le voci dei bimbi della vicina...
Sono ancora qui a scrivere, con la stessa paura di chiudere gli occhi la notte e di svegliarmi col cuore in gola...
con la stessa violenza di mettermi a breve...sui fornelli x preparare la cena,
se la mia compagna lavora,io son diventato casalingo a tempo pieno..
Fuori le strade sono vuote di macchine ...e di persone..la mia è una piccola borgata di montagna,Sapete, credo che ci si possa rassegnare ad un abbandono, ad una morte, ma alla paura no.
Quella e’ come un vestito che ti calza a pennello, un abito aderente che si disegna perfettamente sulla tua pelle e non ti lascia piu’. Segue ogni tuo movimento, entra nelle pieghe piu’ nascoste della tua mente e dei tuoi gesti.
Sono qui con i miei pensieri..sparsi tra le FERITE di un tempo fatto di
attimi senza motivi veri," La mia vita è monotona.
E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita,
(mia)dolce meta'...poi non ti arrabbiare se perdo contatto con la
natura selvaggia che ci riforniva ''i corpi e le menti'' / TIMMY /2014


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La Bottega Della Gioia et Dolore