Nebbia
S cende dal colle morbida e leggera,
avvolge tutto col suo manto etereo
mentre tutto appar mesto e cinereo:
di grigiore e mestizia essa è foriera.
Paiono i rami intrisi del lor pianto
nella tela di aracne che li avvolge.
A malapena la sagoma si scorge
e tutto all’ occhio sembra esser incanto.
Fuochi fatui le luci della strada,
passanti come larve nella via,
la stravagante luce tutto svia.
triste l’ occhio, la vista si dirada.
Ulula tristemente una sirena
Nella notte che par quasi irreale,
dentro un silenzio ch'è quasi epocale
e stringe il cuore colmo sol di pena.
Passi felpati, sentimenti oscuri,
un freddo interno che ti fa paura,
emozione di dramma che perdura
l’ anima è presa da funesti auguri.
Gaspy
[Modificato da Gaspy. 27/12/2013 09:35]