00 12/08/2013 16:58
Mi piacerebbe che tacesse
questa notte silenziosa,
che tacesse davvero.
Che tacesse
il rapido fluire continuo del tempo
cadenzato dal ronzio imperterrito
delle ventole del supermercato
chiuso sprangato.
Che tacesse
questo insensato corale
canto unico delle cicale
grottescamente prodotto dalle singolari
intenzioni bellicose di fare della propria
l'unica voce sovrastante.
Mi piacerebbe che tacesse
la voce grossa dei latrati dei cani
rinchiusi dietro i loro cancelli.
Che tacesse il traffico
trascinato distante
delle comitive dei nottambuli
non ancora stanchi di sentire
parlare le proprie voci assonnate.
Mi piacerebbe che tacesse
la mia finestra spalancata.
Non posso richiuderla,
oppresso dall'afa che sento.
Che tacessero
i brontolii del mio stomaco,
il calore di questo mio corpo
infiammato dall'attrito
dei miei pensieri che si cozzano.
Mi piacerebbe riuscire ad ignorare
la voce del mio desiderio di nicotina.
Mi piacerebbe immergermi sott'acqua
per non potere ascoltare altro
che distintamente la mia voce più intima
sussurrami <chissonoio?>
ed attendere invano
una risposta.
Sono stanco.