Malinconia
Mario non ha sonno
si riveste e se ne va a passeggio per le vie note
passo dopo passo rivede la sua Napoli di notte
la luna piena e il mare caldo sembrano invitare ad un tuffo
ma fa ancora freddo e poi di notte
lungo il mare di questa città
quanti ricordi il profumo del lungomare che penetra nel naso che pizzica
odori dei profumatissimi fiori della vicina villa comunale
il profumo proveniente della zuppa di pesce
di qualche locale vicino
passando per i chioschi l'odore dei limoni
passo passo passo
Mario vede da lì a pochi metri una figura nota
possibile che sia lui Pulcinella ?
Ma si è proprio lui il caro e vecchio Pulcinella
Pulcinella mi guarda e mi fa segno di sedermi accanto a lui
poi senza parlare accorda il suo antico mandolino
dandomi la nota mi invita a cantar con lui
vecchi brani d'altri tempi
Mario nota con stupore di conoscere i testi di tutte le canzoni
insieme cantano al chiaro di luna in una notte magica
Dopo un bel po' di canzoni Mario domanda a Pulcinella
ma dove eri finito? E così dicendo gli appoggia la mano sulle spalle
ma ecco la rivelazione il braccio ricade giù nel vuoto
Mario un po' spaventato ma sei un fantasma
Pulcinella no non sono un fantasma io sono Malinconia
sei tu che mi hai fatto apparire con i tuoi ricordi
con la tua nostalgia del passato
vedi Mario io appaio ogni volta che un Napoletano pensa a Napoli
e finché ci sarà un solo Napoletano che avrà nostalgia di Napoli io ci sarò
Ora dormi e così dicendo scivolammo giù per terra e appoggiato al muretto
Mario si addormentò
poi le prime luci del mattino lo svegliarono e ricordo
forse un sogno forse cosa?
rialzandosi appoggiò la mano sul rivestimento del muretto uno sfoglio
di piperno e su di esso lesse: finchè qualcuno pensa a Napoli, Napoli non muore