Re:
Non conosco bene la metrica e tutte le sue regole, sono ancora alle prime armi.
Grazie ancora!
Figurati, è un'arte che si impara soprattutto scrivendo e mettendola in pratica.
Dato che per te sono consigli importanti allora ti faccio notare anche un piccolo guasto nelle rime dei versi 2 e 3. Una rima è la perfetta identità di suono fra due parole a partire dalla sillaba tonica, cioè accentata: cìme-rìme.
Nei tuoi due versi:
"come il silenzio di molte l
àcrime...
A volte guerriere, o mute
ànime"
l'accento cade sulla terzultima sillaba e non rende la "perfetta identità di suono a partire dalla sillaba tonica". Esànime-ànime sarebbe un esempio di rima, -àcrime e -ànime sono una semplice assonanza o, più precisamente, una rima imperfetta. Cose del genere sono molto utilizzate nella poesia del Novecento e a me piacciono un sacco, ma visto che il tuo intento era di fare una rima perfetta ho ritenuto opportuno spiegartelo
[Modificato da Vinum Divinum 06/06/2013 09:44]
"Pandite nunc Helicona, deae, cantusque movete..."