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Dedicata a Federico II

Antica Tradizione - Il Falco di Svevia

Ti piaceva costruire castelli, con strane simmetrie,
stregato dalla luce d'Oriente di mistica magia,
lo sguardo che non teme battaglia, un grande condottiero.
Un uomo dalle vele di marmo, bianco l'altare di un guerriero.
Nobile è il tuo cuore, fedeltà ed onore!
qualcuno ti chiamava sovrano, Imperatore Svevo,
vivevi già nel Rinascimento, e non nel Medioevo,
cresciuto con la vita di corte, nel fuoco dell'Impero,
quando ancora si faceva guerra, e non solo allo straniero.
è il cielo il tuo signore, una Terra baciata dal sole.
Libera il tuo falco più in alto volerà,
nel cielo dell'Europa una mano lo riprenderà,
in volo sulla gente, sui boschi e le città,
se cade non importa niente, il mito ancora si rivelerà.
Dragone puro sangue, aspetterà sincero,
quell'uomo coperto da mille fili d'oro,
chiamate il falconiere con fare un pò segreto,
dite al suo padrone questa sera intoneranno un canto lieto,
musici e cantori, aprite a quei signori.
Le sale sono piene di gente venute da ogni dove,
odore di idromele e d'incenso, fuori ancora piove,
i cani stanno ancora solcando quei sentieri,
che Terre antiche han visto lottare i Dauni guerrieri.
Libera il tuo falco più in alto volerà,
nel cielo dell'Europa una mano lo riprenderà,
in volo sulla gente, sui boschi e le città,
se cade non importa niente,
il mito ancora si rivelerà.
Libera il tuo falco più in alto volerà,
nel cielo dell'Europa una mano lo riprenderà,
Libera il tuo falco più in alto volerà,
nel cielo dell'Europa una mano lo riprenderà,
Libera il tuo falco più in alto volerà,
nel cielo dell'Europa una mano lo riprenderà.
[Modificato da Flegias. 02/10/2012 20:50]