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Sogno di fin d'estate

S'era alla fine
d'una lunga e calda estate
in tersa e tarda sera.
Soffiava un brezza appena
e al limitare d'un molo
proteso verso il mare
giunsi alla meta

Per buona sorte
quella notte
la luna era oscurata
da una coltre.
Rinserrata ben salda
tra le mie braccia
con tenera violenza
tenevo la ragazza
nel cui cuore alla mattina
avevo aperto una breccia

E fu subito furore:
osavo ogni carezza:
dopo averla sfiorata appena
con mano delicata.
S'era arresa all'irruenza
e schiuse le labbra
a bocca aperta,
quasi spalancata,
alla mia più esperta;
e più non mollai la presa.
Era settembre e sempre mi resta
la rimembranza
di quella breve vacanza

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