FIORI DI PENSIERO: poesie, racconti, riflessioni... Fiori di Pensiero è nato per permettere agli autori dilettanti di pubblicare le loro emozioni principalmente con la parola scritta, ma anche con immagini e suoni, usando il supporto più moderna che esista: Internet. La poesia è la principale rubrica del forum, ma trovano posto adeguato anche racconti, pensieri, riflessioni, dediche, lettere e tutto ciò che il cuore può dettare ed il pensiero esprimere.

La sconfitta

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    ernesto(61)
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    Registrato il: 21/01/2012
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    00 24/01/2012 22:58
    Trecento scalini. Non avrebbe mai pensato di farcela. Eppure adesso si trovava lì, sulla torre campanaria più alta che egli conoscesse, quella della sua città. Da quell'altezza gli giunse il brusio attutito della festa che, centodieci metri più in basso, si stava svolgendo nella grande piazza. Era il giorno clou del carnevale, centinaia di bambini si divertivano con coriandoli e schiume, le stelle filanti sembravano avvolgere tutti, grandi e piccini. Ed egli stava per sconvolgere tutto. Col suo gesto avrebbe provocato raccapriccio, terrore, panico e sgomento. Ne era consapevole ma anche esaltato. La torre era il suo palcoscenico, la gente, ignara, gli spettatori non paganti. Oltrepassò la balaustra e lasciò dondolare le gambe nel vuoto. La leggera ma pungente brezza di febbraio gli provocò brividi lungo la schiena. Non avrebbe atteso molto, non che avesse ripensamenti, ormai era deciso ma...ma...quei bimbi. Quelle minuscole figurine che sciamavano da una parte all'altra della piazza...scosse la testa in maniera vigorosa. Non doveva pensare ai suoi figli in quel momento, loro sarebbero stati bene ugualmente. La loro madre aveva un nuovo compagno, una brava persona per quel che ne sapeva. Erano in buone mani quindi, ed erano ancora piccoli quando il papà uscì di casa con la morte nel cuore. Ma vivevano in un'altra città, li poteva vedere raramente e, ogni volta, li sentiva sempre più distanti. No...non avrebbero sofferto più di tanto. Quel pensiero gli strinse il cuore e lo fece scendere sul cornicione. Ora sarebbe bastato lasciarsi andare. Chiudere gli occhi e lasciarsi andare. Si era sempre chiesto come sarebbe stato. Aveva passato giorni per decidere quale fosse il modo migliore. Avrebbe voluto gettarsi nel grande fiume ma, qualcuno, qualche angelo custode l'avrebbe visto e salvato. Impiccarsi? Non era sicuro nemmeno di saper fare un nodo. Il veleno l'aveva scartato da subito, una dose sbagliata e si sarebbe trovato in ospedale alle prese con una lavanda gastrica. Odiava le armi e poi non sapeva dove avrebbe potuto procurarsene una. Restavano il treno e lo sfracellarsi al suolo, aveva scelto quest'ultima. Le mani sudate strinsero convulsamente la ringhiera fredda. Tra qualche istante avrebbe avuto il suo applauso, una standing ovation da far rabbrividire ma egli non avrebbe potuto goderne. Egli sarebbe stato solo un ammasso informe sul selciato della piazza, un obbrobrio da cui tutti sarebbero fuggiti. Un lampo prima e un botto subito dopo lo fecero sussultare. Erano iniziati i fuochi d'artificio. Esplodevano a pochi metri e, con una mano, si riparò gli occhi. Grosse lacrime gli rigarono le guance. Lentamente si issò al di la della balaustra. Ancora una volta aveva perso.
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    giovalanga
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    00 26/01/2012 13:28
    ... Ancora una volta aveva avuto coraggio.

    Ciao Ernesto, complimenti per il testo che racchiude le emozioni, paure, delusioni di un uomo solo, solo nell'anima e nel corpo.
    La solitudine fa brutti scherzi, e forse quel desiderio di essere protagonista, per una volta, era dettato proprio dalla solitudine e dall'angoscia.

    Ciao, buona giornata,



    Gio
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    ernesto(61)
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    Registrato il: 21/01/2012
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    00 26/01/2012 20:41
    Re:
    giovalanga, 26/01/2012 13.28:

    ... Ancora una volta aveva avuto coraggio.

    Ciao Ernesto, complimenti per il testo che racchiude le emozioni, paure, delusioni di un uomo solo, solo nell'anima e nel corpo.
    La solitudine fa brutti scherzi, e forse quel desiderio di essere protagonista, per una volta, era dettato proprio dalla solitudine e dall'angoscia.

    Ciao, buona giornata,



    Gio




    ti ringrazio, felice ti sia piaciuto [SM=g27811]


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    SilviaSestito
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    Registrato il: 29/01/2012
    Sesso: Femminile
    00 30/01/2012 20:12
    Re:
    Bello scenario narrativo bello il pathos dato dalla solitune sconfinata del protagonista scandito dall'esilio graduale dalla propria vita. Efficace il senso delle frasi. [SM=g27811]
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    casum72
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    Registrato il: 07/02/2012
    Sesso: Maschile
    00 07/02/2012 10:57
    Bello il racconto ed il titolo: la sconfitta!

    Lascia spazio alla ovvia riflessione sul senso della vita se sia più facile o difficile vivere o morire e alla più drammatica considerazione sui fatti di cronaca anche recenti dove nella separazione di una coppia i figli vengono usati come arma.


    ...

    ventriloquo del silenzio


    http://lepoesieventriloquodelsilenzio.blogspot.it/
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    alberto_58
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    Registrato il: 28/12/2007
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    00 03/05/2012 22:20
    Una grande solitudine, un immenso dolore nel protagonista.
    Anelava all'interesse altrui buttandosi dal campanile, ma aveva ancora troppi ricordi, troppe remore che lo trattenevano alla vita, per quanto da questa fosse stato preso sonoramente a schiaffi.
    E poi la scena finale, il compendio della sua esistenza, l'ennesimo ritirarsi anche di fronte a una sua decisione, per quanto tremenda e definitiva questa fosse.
    Un tratteggio forse un po' scarno, ma essenziale.
    Un maggiore approfondimento introspettivo renderebbe ancora più umano quest'uomo, ma anche così, specie nella frase finale, risalta veramente la sua inadeguatezza al vivere, la sua incomprensione, il suo dolore, la sua sconfitta.