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La sirena e il fiore

Non esistono parole nè suoni dolci,aciduli,duri.Non vi può essere artfizio umano nei sentimenti che costellano melodiosi il mio sentire,
il mio vivere. Troppo profondi gli echi della realtà, troppo profonde el sue rotture. La mia anima costellata di colori si trova ormai squarciata
e non basterebbero le toppe per farla tornare al vecchio splendore. Un fiore troppo puro è stato sporcato e ridotto a brandelli, senza alcuna pietà,
come solo l'uomo ne è capace. Uno stelo ormai giace sul terreno incolto e a lungo protetto, un terreno che non ha mai avuto fertilizzanti ma solo
calde lacrime da cui nutrirsi. Era destinato alla solitudine,era destinato all'eternità della mia anima, era destinato ad essere accarezzato da un'anima millenaria le cui cure erano ogni desiderio di quel piccolo, fragile, bel fiore. Una bellezza troppo rara per essere mostrata, un bagliore troppo candido per essere visto, un caldo troppo labile emanavano i suoi petali da lasciare che qualcuno potesse sfiorarli. E poi il suono di una dolce sirena, che dagli abissi del mare aveva intuito l'esistenza del'estremo gioiello. La sua melodia arrivò agli orecchi del custode fino a mischiarsi con la melodia del fiore.Incantevoli erano i versi, ipnotizzante era la sua voce, troppo belle e rassicuranti le immagini di tali parole. Lo stolto custode, le cui orecchie non avevano sentito mai niente di egual valore del suo inestimabile fiore, aprì le porte arrugginite del castello. La sirena cantò.Notò il fiore e lo colse. Lo strinse tra le braccia per qualche giorno, giorni che il mesto e affabile fiore pensava che solo gli Dei avessero merito.Ma la sirena,che al mare era sempre appartenuta,sentiva già la mancanza della sua libertà.
Annoiata dal troppo calore strinse in una mano il fiore e fece scivolare i suoi petali sul terreno.Tale era il suo egoismo che portò con se uno di questi petali,solo per ricordarsi un giorno di aver posseduto un raro gioiello. Con il suo ritorno alle acque, lo stolto guardiano che tanto amava tale creatura, morì di dolore e le porte di quel castello furono chiuse per sempre.I petali del fiore diventarono cemento, in modo che nessuno potesse più disturbarli. La sirena ormai spensierata giocava tra gli abissi
alla ricerca di un'altro tesoro da collezionare.

Ambra