voglio conoscere il paradiso (Io immagino il paradiso così)

Ecco il mio Paradiso.... quello che io sogno... quello che io voglio raggiungere....
Vedo il paradiso come una discesa di prati verdi misto con fiori variopinti.
Tanti alberi ricchi di frutti deliziosi.
Un grandissimo cielo azzurro, in lontananza si vede il mare che si unisce al cielo per quanto è azzurro.
Sulla spiaggia bianca come la neve tanti bambini e adulti giocano, ridono.
lungo la distesa del prato, invece altri bambini che giocano, che corrono
e si tengono per mano.
I loro Angioletti custodi gli stanno dietro come se volesse proteggerli, ma non c'è nulla da temere perchè non potranno mai farsi male.
Anche se dovessero cadere; infatti, il prato è come un letto morbido come se fosse un materasso dei giochi simili a quelli che stanno nelle ludoteche.
Altri bambini che fanno volare il proprio acquilone dai mille colori.
Ma, non ci sono solo bambini, anche gli adulti sono con loro che giocano allegramente.
Tutti si vogliono bene senza distinzione di nessun genere... si amano allo stesso modo...
C 'è tanta luce che illumina la scena; questa luce proviene dal nostro grande Dio (con la barba) cje ci sorride.
Lui è circondato da tanti Angeli... Si sente un coro melodioso di canti di Angioletti che rende la scena allegra e serena. Alcune mamme si rilassano e pregano Dio. Altri danzano e cantano con Angeli intorno a Dio.
Cadono dall'alto pioggia di petali di rose ad ogni arrivo di anime che hanno lasciato da poco la terra (tipo come.....). Quanta gioia che c'è non si piange mai, non ci si stanca di amare e abbracciare i bambini... Una Donna Bellissima, gentile nel parlare, abbraccia tutti con amore, una donna vestita di oro lucicante con decorazioni di fiori. Capelli lunghi neri, e gli occhi verdi come smeraldo. I capelli sono illuminati da una corona color giallo sole. Con i bambini intorno ad essa, pregano per aiutare tutti quelli che sono rimasti ancora sulla terra. ( Forse tranne me , ma forse dovrò farmi un viaggio per chiederli perchè io devo soffrire, perchè la mamma deve soffrire.... so che sono cose stupide, non sono poesie ma io questo so scrivere, è forse ho bisogno di scrivere e di confrontarmi con qualcuno ma chi.... nessuno mi vuole bene.... ed io sono sola...

Anch'io la penso un pò come te tranne che quel Dio lo vedo anch'esso come un bel bambino che gioca e si diverte con quel gran lunaparck che è il Paradiso con le sue immense luci colorate e un sorriso per tutti.
Solo che l'ultima volta l'ho immaginato con gli occhi lucidi.
Chissà?

Un abbraccio

David

Ciao Martina, ti sei iscritta in questo forum nel giorno del 27o compleanno di mio figlio...

Sai Martina, credo che le tue paure siano comuni alle paure di tante persone, più o meno giovani.
Nonostante la tua giovane età, hai espresso benissimo le verità che ci circondano. E' vero, non sempre sono belle e troppo spesso le subiamo. E quel che subiamo da giovani, esplode come malessere in età adulta. So che questo non giustifica azioni e rivendicazioni. So che non è giusto trovare attenuanti di fronte a certi comportamenti (mi riferisco al tuo sfogo di fronte a quel bimbo che è stato portato via con la forza).

Alcune volte anche noi adulti, che proclamiamo intelligenza e superbia, sbagliamo.
Quando ammetti che devi accettarti e volerti bene così come sei, hai ragione... e dimostri sensibilità ed intelligenza, qualità che tante volte non appartiene agli adulti.

E mi ritrovo qui a parlarti perchè mi hanno colpita i tuoi scritti, quasi come tu non avessi 14 anni ma molti di più.
Vero, ti devi ancora forgiare e di pianti ne farai purtroppo ancora molti, però se quel che vedo di te è solo il germoglio, allora so che diventerai una bellissima piantina colma di fiori profumati.

Cosa vorrei dirti?
Cosa vorrei lasciarti?

Un abbraccio per dirti che il Paradiso esiste, esiste anche qui dove piangiamo e che sta a noi fare in modo che tutto diventi un pò più bello... e che niente è facile nella vita, ma tutto ciò che riuscirai a fare ti darà tantissime soddisfazioni. Sai Martina, tutto ciò che si conquista con fatica ha un sapore più dolce.

Ora stacco, ormai il mio Matteo mi avrà chiesto una decina di volte se c'è pronto il pranzo e ho risposto di si meccanicamente, muovendo il capo mentre la mia mente è qui, a risponderti.

Non sentirti diversa, mai. O meglio: amati nella tua diversità.

Ti auguro un buonissimo fine settimana,



Gio