tramonto

Mi sento finto come una marionetta,
provo emozioni incelofanate.

A volte mi chiedo davvero cosa provano certe marionette.

Piaciuta.

Giancarlo

Non comprendo la connessione tra la poesia e il titolo, comunque ho apprezzato moltissimo il testo che mi trasmette un pensiero fatto di inquietudine, timoroso del provare emozioni incelofanate, ossia emozioni confezionate. Mi si presenta quasi l'immagine di queste emozioni disposte sullo scaffale di un supermercato, messe a disposizione di chiunque, di chiunque paghi per provarle. Chi fa questo tipo di acquisti però sono solo persone capaci di provare tutte le medesime emozoni. Come se queste emozioni fossero qualcosa di falso, semplice da provare, e solo alcuni sanno provare emozioni veramente profonde. E tu, ritrovatoti in questo supermercato...(meglio di lunedì) ti accorgi della bugia che sta alla base del mondo e in un secondo, con quelle parole, lo cogli.

Amo questo tipo di poesie così decadenti, spero di leggerti ancora.

Grazie per averla letta.
L'ho intitolata "Tramonto" perchè è al tramonto, quando mi fermo a pensare, che provo questo senso di vuoto e di finzione.

Scusami se mi permetto... pur condividendo quanto ha detto Ecate circa la sensazione di inquietudine che mi trasmette la tua poesia, devo rilevare un errore di scrittura nel termine "incelofanate" che trovo in ogni caso, come dire, ingombrante. Sul Devoto Oli è infatti scritto con due elle. Scusami ancora!
Silvia

Silvia hai fatto benissimo a sottolinearlo! Comunque ho scelto "incellofanare" perchè era in un certo senso "gergale" e mi dava l'idea dell' impacchettatura in serie da supermercato.
Grazie ancora per averla letta e per la dritta grammaticale!