la storia fantastica (cap1 e 2 di 4)
CAPITOLO N.1
Questa è la storia di un ragazzo di 18 anni il cui nome è Mark, ha i capelli neri e corti e gli occhi dello splendido colore del buio, è molto alto affascinante e muscoloso ed ha un sorriso stupendo, quando passa davanti a delle ragazze loro svengono di fronte alla sua bellezza.
Mark vive in Giappone a Tokyo, è un ragazzo molto sveglio e intelligente ed è molto educato ama molto catturare gli insetti.
I suoi genitori sono grandi esploratori ma sono sempre in viaggio e la maggior parte delle volte rimane da solo.
In una bella giornata di sole Mark decide di andare a cercare degli insetti in particolare delle api, sono i suoi insetti preferiti.
Salendo per una collina trova un alveare ma nota con dispiacere che le api lo avevano abbandonato da tempo, così decise di inoltrarsi nel boschetto che aveva di fronte.
Camminò per parecchi minuti quando si ritrovò davanti un campo pieno di fiori colorati, esterrefatto fece cadere il retino e un barattolo che aveva portato con se.
Vicino ad ognuno di quei fiori c’era un gruppo di api che raccoglieva il nettare, Mark prese il retino che gli era caduto e lentamente si avvicina ad un gruppo di api.
Le api sentendo le foglie muoversi presero a volare tranne una molto piccola che era rimasta incastrata tra i petali del fiore, mentre la piccola stava per volare via Mark afferrò con forza il retino e lo scaglio addosso all’insetto, e lo catturò.
Quando tornò a casa vide l’auto dei genitori nel garage e corse e corse come un matto verso casa stringendo tra le braccia il barattolo e il retino, spalancò la porta posò tutto su di un tavolino e si avviò verso il salotto, quando entrò vide i suoi genitori alzarsi e voltarsi verso di lui, lui con le lacrime agli occhi corse verso di loro e li abbracciò entrambi, poi singhiozzando disse -“Ma-mamma Pa-papà mi siete mancati da morire”-, -“anche tu ci sei mancato figliolo”- disse il padre, la madre non disse nulla perché la felicità nel rivedere il suo amato figlio era talmente grande da non riuscire a parlare.
Dopo essersi salutati Mark raccontò ai suoi genitori di aver catturato un’ape, e corse a prendere il barattolo che aveva lasciato su di un tavolino all’ingresso. -“com’è bella non ho mai visto un’ape così meravigliosa “- disse la madre entusiasta nel vedere quella piccola creatura.
Il padre era rimasto senza parole nel vedere come fosse diventato bravo il figlio nel catturare insetti, poi disse -“ complimenti figliolo sono certo che diventerai un grande Entomologo, si! si! Proprio grande”- , -“ ti sbagli ho ancora molta strada da fare, io voglio essere il migliore entomologo del mondo”- disse Mark -“è una bell’ambizione spero che il tuo sogno possa avverarsi”- dichiarò il padre.
Dopo aver finito di mostrare la sua ape ai genitori salì in camera sua e si mise a guardare la piccola creatura che si dimenava nel barattolo cercando di liberarsi.
Intanto era calata la notte e Mark dopo aver finito di mangiare andò a dormire.
Il giorno dopo si alzò presto, quel giorno si vestì con una camicia bianca poi si mise un pantalone nero e sopra la camicia si mise una maglia con maniche lunghe dello stesso colore del pantalone e lascio la fine della camicia fuori, preparò lo zaino e aspetto che giungesse l’ora per andare a scuola.
Giunta l’ora scese di corsa dalle scale con lo zaino sulla spalla destra e con la mano sinistra manteneva il barattolo, salutò i genitori e andò a scuola dimenticandosi di fare colazione.
Arrivato salutò i suoi due migliori amici Raian e Pam, suonò la campana ed entrarono in classe.
-“uau Mark è fantastica ma dove l’hai presa?”- domanda Pam una ragazza molto bella e con lunghi capelli viola che gli scendevano sulle spalle, e con occhi di uno splendido color ametista, ed un sorriso fantastico la ragazza era vestita con una fantastica gonna viola e indossava anche un fantastico gilet beige e sotto il gile aveva una camicetta di uno splendido violetto.
-“Pam, non dire sciocchezze è bruttissima ed è anche velenosa”- disse Kail un ragazzo con lunghi capelli castani legati con una molla e con degli splendidi occhi marroni ed un sorriso smagliante, vestito con una camicia bianca a maniche lunghe e un jeans marrone e al polso aveva una fascia nera , -“come ti permetti Kail, le api sono gli insetti più belli che esistano al mondo e poi questi non sono fatti tuoi tu non fai parte degli I.N.S. 'insetti nessun segreto' della scuola quindi sparisci”- disse un ragazzo con dei corti capelli biondi e con degli occhi dello stesso colore del mare vestito con una maglia a giro nera e con un jeans nero e aveva cinghie legate alle braccia, era Raian il ragazzo più bello della scuola, dopo Mark.
-“non ti immischiare biondino è una faccende tra me e Pa “- disse Kail -“invece mi riguarda eccome visto che PAM è la mia ragazza, Kail”-, -“vuoi fare a pugni Raian!?!”-, -“calmatevi, Raian fermo non ne vale la pena prendersela con questo qui, e tu Kail vattene se non vuoi ritrovarti con un occhio nero”- li fermò Mark.
Iniziata la lezione Mark non faceva altro che pensare a quello che aveva detto Kail -“Mark non ti preoccupare Kail è geloso perché non ha preso quell’ape per primo”- lo tranquillizzo Raian parlando sotto voce in modo che l’insegnante non lo sentisse.
-“e se quello che ha detto è vero? se le api sono davvero velenose?”-, -“ma allora sei scemo!?! Le api non possono essere velenose, e quello che ha detto Kail è la dimostrazione che in quel cervello, ammesso che ne abbia uno, non c’è niente quindi non devi preoccuparti”- disse Pam, Mark non disse più nulla per il resto della giornata.
Finite le lezioni Mark tornò a casa e andò dritto in camera sua, la madre che lo aveva vistosi rese conto che il figlio era giù di morale, stava per salire a chiedergli cosa lo preoccupasse quando il marito l’afferrò per un braccio e le disse di non andare e se Mark avesse avuto un problema glielo avrebbe detto, la madre annuì e tornò a preparare il pranzo.
Mark aveva chiuso la finestra e la porta della sua camera ed aperto il barattolo per vedere volare la piccola ape, quando uscì fuori andò dritto verso la mano di Mark e lo punse, e poi la piccola cadde a terra senza vita.
Mark si sentì improvvisamente male, e cadde a terra privo di coscienza, quando si svegliò si sentì strano come cambiato andò allo specchio e spaventato dall’immagine riflessa cadde a terra era davvero cambiato, era diventato un’ape gigante.
Ma non era proprio uguale ad un ape aveva il corpo da umano ma con dei particolari in più, aveva un grande aculeo sul fondoschiena e sulla testa aveva delle antenne e in faccia aveva una strana maschera di ferro che gli copriva solo gli occhi ma la cosa strana e che lui riusciva a vederle attraverso e poi aveva delle enormi ali.
-“Mark devi venire ad Insettopia”- disse una voce venuta dal nulla, -“chi sei? fatti vedere”- gli chiese bruscamente Mark -“io sono Profondo Blu e sono il re degli insetti, in questo momento mi trovo nel mio regno e non posso farmi vedere”- gli risponde -“cosa vuoi da me?”-, -“sono venuto a prenderti e a portarti ad Insettopia il regno delle api”-, -“e perché dovrei venire con te?”-, - “santo cielo ragazzo bisogna spiegarti proprio tutto, tu sei diventato un’ape e quindi devi venire con me hai capito adesso?”- urla infastidito il re Profondo Blu -“cosa! Io dovrei venire con te solo perché sono diventato un’ape? No grazie non ci tengo”-, -“ok se preferisci restare e diventare una cavia da laboratorio! Prego fa pure”-, -“co-cosa! Poteri diventare una cavia?”-, -“beh si, per questo sono qui per impedirlo”-, -“ma perché?”-, -“beh credo perché la gente abbia paura, ma anche perché per gli scienziati tu saresti molto interessante da esaminare”-, -“i miei genitori non lo permetteranno”-, -“oh! Io credo che lo faranno visto che avranno molta paura di te, sai come sono gli umani uccidono tutto quello che è diverso da loro, allora che fai vieni?”- Mark ci pensò a lungo e poi decise di andare, dopo un po’ davanti a lui si aprì un vortice, entrò e si ritrovò in un campo di fiori giganti.
CAPITOLO N. 2
L’ARRIVO AD INSETTOPIA
Mark non riusciva a credere hai suoi occhi era finito nel campo di fiori dove era stato ieri ma come era possibile, era tutto così enorme, incominciò a camminare e ad esplorare quando… all’improvviso sentì una dolce melodia, si diresse verso la fonte di quella soave melodia, arrivato vide un giovane ape che stava suonando il flauto.
La ragazza si rese conto che Mark la stava guardando smise di suonare e gli fece un sorriso che gli si fermò nel cuore, -chi sei? Non ti ho mai visto- chiese la ragazza, Mark non rispose subito era rimasto senza parole di fronte alla sua bellezza.
-allora sto aspettando una risposta!- esclamò la ragazza -è?…. cosa?… ah si mi chiamo Mark e sono nuovo di qui e tu chi sei?- le chiese -io sono Strawberry, la principessa Strawberry- rispose -sei per caso sei la figlia di Profondo Blu?- -si sono sua figlia ma tu come fai a conoscere mio padre?- -beh è stato lui a portarmi qui, mi potresti portare da lui?- -si certo seguimi-.
Camminarono per un po’ quando arrivarono davanti ad un castello dalle dimensioni mastodontiche.
Entrarono in una stanza grandissima, in mezzo c’era una sedia d’oro dove c’era seduto un uomo di bell’aspetto con lunghi capelli neri e con splendidi occhi azzurri, indossava un meraviglioso mantello blu, doveva essere il re Profondo Blu.
-Mark ti stavo aspettando vedo che hai conosciuto mia figlia Strawberry suppongo che tu vorrai sapere che cosa ci fai qui? Strawberry aspettalo fuori- -si padre- Strawberry si diresse verso l’uscita e aspettò fuori.
-allora, nello stesso istante in cui l’ape ti ha punto ti sei trasformato- disse il re -ma perché mi sono trasformato?- domando Mark -bhe devi sapere che noi siamo api molto speciali nel nostro pungiglione c’è uno veleno molto speciale e quando pungiamo gli esseri umani oltre a morire li trasformiamo ma non sappiamo quanti può durare per ciò sta molto attento- rispose il re . -Capisco- mormoro Mark, stava per uscire dal castello… -ha! Mark fammi un favore non dire a mia figli che sei un umano-disse il re Profondo Blu.
Mark uscì e trovò Strawberry che lo aspettava, e gli fece cenno di seguirla.
Gli mostrò i fiori e l’ambiente poi si sdraiarono sull’erba a guardare le nuvole, mentre Strawberry sognava Mark la guardava meravigliato dalla sua bellezza, lei si tirò su e gli chiese da dove venisse, lui non rispose e Strawberry capì che non voleva parlarne. -Mark! parlami un po’ di te- gli chiese -allora cosa potrei dirti sono molto simpatico vivo in una bellissima città del Giappone ho due amici che mi vogliono molto berne e dei genitori meravigliosi, ho molte ammiratrici e faccio parte di una squadra di calcio, in verità non c’è molto da dire su di me tu come sei?- le chiese Mark -bhe io io sono invisibile cioè nel senso che non importa a nessuno se mi rapiscono se sono triste oppure se muoio- -ti sbagli a me importerebbe- disse Mark -davvero?- -certo non permetterò a nessuno di farti del male- poi calò un silenzio imbarazzante Mark si sdraiò di nuovo sull’erba con le mani sotto la testa, mentre vedeva Strawberry che si chinava lentamente verso di lui e chiudendo gli diede un bacio abbastanza lungo.
-resta con me- disse Strawberry, Mark ci mise un po’ a rispondere "lei è così carina e poi non posso tornare a casa e se dovessi andare via mi mancherebbe troppo" pensò Mark ma poi --ok resto con te- Strawberry vedendo Mark che era diventato rosso scoppio a ridere e quella risata contagiarono anche Mark così anche lui si mise a ridere, ma le loro risate furono interrotte era il re profondo Blu che batteva le mani a quanto pare aveva visto tutto e si congratulo con Mark per aver fatto breccia nel cuore di sua figlia di tutti i pretendenti che erano venuti a chiedere la sua mano lui è stato il primo ad entrare nel cuore di Strawberry.
fiordineve
00lunedì 6 settembre 2004 23:14