la vera storia di francesca da rimini

fiordineve
00giovedì 29 gennaio 2004 00:13




La vera storia di Francesca da Rimini



Il padre di Francesca, Martino San, aveva avuto 60 figli, lei era nel mezzo, non si sa bene a che punto collocarla, se nella parte alta della classifica o nelle new entry.
Alla fine del 60° parto la moglie disse: "Ora basta! Voglio godermi un po' di sesso tranquillo, ed allora marito mio, ti scaccio dal mio talamo e mi diverto con lo stalliere"; le cronache dell'epoca spettegolarono molto sul caso, soprattutto quando, Cesira, la madre di Francesca, rischiò di morire dopo aver bevuto una tazza di cioccolata con la cicuta.

Il padre lasciò l'eredita intera al primogenito (Marino San); alcuni li accasò, altri li mandò nei conventi, i più sfigati furono mandati a fare i menestrelli nelle corti provenzali.

Su Francesca aveva delle mire ben precise: intendeva farla sposare a Gianciotto, potentissimo guerriero e signorotto con un ricchissimo feudo, in cambio della pace e di sesterzi d'oro.

Francesca, aveva allora 14 anni, era una ragazza all'avanguardia, indossava jeans e t-shirt, adorava i cd di Roberto Vecchioni, non disdegnando nemmeno Ricky Martin e passava l'estate canticchiando:

- Butta in alto le mani
segui il tuo capitano,
muovi a tempo il bacino
sono Capitan Uncino;
un passo avanti ondeggiando
un passo indietro bailando...."


Quando il padre era presente ricamava e suonava l'arpa; era davvero molto bella; capelli ramati a boccoli, occhi di smeraldo, un viso perfetto e pelle di alabastro.
Prima di impalmare, per procura, Gianciotto, volle vedere una sua miniatura.
Gianciotto, furbescamente, le mandò la foto del fratello Paolo (identico a Tom Cruise); quando Francesca vide il ritratto esclamò:
"Cazzarola, che figo! Me lo sposo immantinente!"

A nozze avvenute (seppur senza lo sposo), Francesca partì per il castello dei Malatesta, lasciando Rimini e le sue discoteche; il viaggio fu incantevole, ali di folla le porgevano tributi e fiori.
Grande fu il suo sgomento quando conobbe il vero marito: Gianciotto, era completamente calvo, con 1 occhio di vetro, gobbo, zoppo ed un uncino alla mano sinistra; voleva fuggirsene via, ma le ancelle glielo impedirono.
Però lei rifiutò di consumare le nozze, al che il marito, furente, si rivolse al suocero ed egli suggerì alla figlia di consumare il legame nuziale; se non era vergine poteva usare il cuore di fiordineve, doveva metterlo sotto il lenzuolo, quattro moine e poi schiacciava il cuore e ci sarebbe stato un bagno di sangue.
A quei tempi i trapianti non erano ancora di moda.

Il matrimonio fu consumato alla presenza della corte, Francesca ruppe, seppur vergine, anche il cuore e tutti gli astanti si guardarono in viso sbigottiti pensando la medesima cosa:
"Per la miseria, ma che le avrà fratturato?".

Dopodiche a Francesca nulla interessò più del marito; Gianciotto col suo jet privato partì per un safari, a proposito qui occorre aprire una parentesi ( si narra che non sia vero che toccare un gobbo porti buono, chi toccava la gobba di Gianciotto veniva ammazzato e la parentesi si chiude ); dato che voleva guidare lui, mezzo orbo, invece che in Africa finì in Alaska.
Lassù le temperature artiche lo costrinsero a soggiornarvi per sei mesi.

Alla corte dei Malatesta arrivò finalmente Paolo; portò in regalo alla sposa di suo fratello un libro di John Grisham, l'ultimo edito, in versione inglese; dato che solo lui conosceva tale idioma ogni pomeriggio lo traduceva alla cognata.
Una pagina oggi una pagina domani, fu giocoforza che finirono col baciarsi proprio mentre passava da lì quel rompiscatole di Dante, che era stato cacciato da Firenze proprio perchè non si faceva gli affari suoi, che scrisse, nero su bianco "Galeotto fu il libro e chi lo lesse", lo lesse pure Gianciotto che volle uccidere i due fedifraghi, ma Paolo disse:
"E per la miseria! Vabbè ti ho rubato la moglie, tu hai il trono, divorzia e non se ne parli più! Non sei il primo e non sarai l'ultimo ad avere le corna, non ascolti mai il TG5?"
Gianciotto fu rabbonito si consolò con la suocera e Paolo e Francesca vissero felici e contenti.


mimosa46
00giovedì 29 gennaio 2004 10:58


l'ho bevuto in un sorso, è scorrevole, divertente...bravissima

mi sono divertita, e mi hai fatto sorridere, grazie fiorellino

Lucia [SM=x142909]
Cobite
00giovedì 29 gennaio 2004 13:56
[SM=x142906]

ms44: [SM=x142843] [SM=x142843] [SM=x142843] [SM=x142843]

[SM=x142887] Antonietta, FORTISSIMA!!!!!

[SM=x142832] [SM=x142832] [SM=x142832] [SM=x142832] [SM=x142832]

Wowwwwwwww

[SM=x142838]

Giancarlo




fiordineve
00giovedì 20 gennaio 2005 15:08

Riporto a galla le vere HISTORIE[SM=x142837]
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