fiordineve
00giovedì 6 ottobre 2005 04:27



la stella


Victoria correva felice nei prati, squillanti di verde; raccoglieva fiordalisi, papaveri e margherite: voleva portarle alla sua mamma che abitava in cielo. Zia Anna le aveva indicato la stella da cui la mamma la guardava; durante il giorno Victoria odiava il sole, come poteva vederla la mamma?
Così aspettava il tramonto e la prima stellina che si accendeva era il Paese della mamma. Come le sarebbe piaciuto andare da lei; voleva essere ricoperta di baci ed ascoltare le fiabe, come una volta.
Victoria era decisa: stasera sarebbe andata dalla mamma. Così raccoglieva tanti fiori, pensava alla sorpresa che le avrebbe fatto. Le avrebbe detto che già sapeva leggere e scrivere, diceva le preghiere e che con zia Anna stava bene. Anna la mise a letto, Victoria si comportò come al solito. Quando il buio si fece più profondo e le rane iniziarono a gracidare, lei si preparò.
Pettinò i lunghi capelli, li fermò con un nastro rosa, indossò l'abitino più bello, le scarpine e, piccola fata, si fermò davanti alla finestra. Tra le mani i disegni ed i fiori. Guardò in alto, verso la stella che brillava, ora, con più vigore e disse:
"Angelo Custode, tu sai volare, accompagnami dalla mamma, ti prego"
e si buttò dalla finestra. Uno schianto svegliò Anna; il corpo senza vita dell'angioletto mancante di ali, sulla ghiaia del giardino. Morte istantanea, disse il medico. Oh quanto sbagliava! L'Angelo Custode aveva esaudito il desiderio di Victoria.
Se guardate, ad ovest, la prima stella che si accende, vedrete che è diventata ancora più luminosa.
Victoria ce l'aveva fatta. Ora è con la sua mamma e non si lasceranno più, per tutti i giorni che verranno................

debona
00venerdì 7 ottobre 2005 16:25
Che bella favola .. l'amore vince sempre [SM=x142922]
AlbaChiara@
00sabato 8 ottobre 2005 22:11
Bellissima[SM=g27836]
FeAS
00martedì 11 ottobre 2005 03:16
Mi piacerebbe sapere raccontare storie dolci come questa.
Parole che non parlano di me, non parlano delle mi esperienze personali, ma che parlano di amore, di sogni, di dolci speranze, anche se raggiunte tramite il dolore.
E forse, prima o poi ne sarò capace.
Ma nel frattempo, bastano le tue.
Davvero dolce. Davvero bella.
Nonostante questo però, gli angeli non aiutano tutti.
O più semplicemente, non tutti chiedono aiuto a loro.
Per orgoglio forse.

Un bacio.
fiordineve
00mercoledì 12 ottobre 2005 01:54
O più semplicemente, non tutti chiedono aiuto a loro.

Perchè no?

Si sentono indegni di farlo o non credono in questi esseri che ci sono accanto dalla nascita?

Dio è mio padre, lo ringrazio per ciò che, gratuitamente, mi ha donato, tra cui un essere che mi accompagna, che mi spiana la strada o che mi fa superare difficoltà che non saprei affrontare da sola.

Sai ho amato così tanto mio nonno che, a 30 anni dalla sua morte, se lo chiamo lo sento vicino, come ora.
E' qui con me, come quando ero bimba, e se fosse lui il mio Angelo?[SM=x142919] [SM=x142887]



FeAS
00mercoledì 12 ottobre 2005 13:52
Si sentono indegni di farlo o non credono in questi esseri che ci sono accanto dalla nascita?


Perchè ho sempre tentato di fare tutto da solo, perchè se c'è una strada la voglio trovare da me.
Credo in Dio, credo nel libero arbitrio.
Credo che ci sia un motivo per tutto.
E, se devo andare avanti, voglio fare affidamento solo sulle mie forze.
Credo sia importante rendersi conto di cosa si può fare.
Ed io ci sto provando da tanto tempo, con scarsi risultati.
Il motivo per continuare non l'ho ancora trovato.
Spero mi piombi sulla testa, un giorno.



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