la luna indignata(charles baudelaire)LA GRANDE POESIA.

JACKdibimba
00domenica 1 maggio 2005 12:45
[SM=x142911] o luna,che i nostri padri discretamente adoravano
su nei paesi azzurri dove,serraglio fulgido,
gli astri ti vanno dietro,tutti tirati a lucido,
mia vecchia CINZIA,lampada dei nostri abitacoli,

vedi gl'innamorati sui prosperi giacigli
mostrare dormendo il fresco smalto delle bocche?
il poeta cozzare sul lavoro con la fronte?
e sotto l'erba secca accopiarsi le vipere?

nel tuo dominio giallo,con piede clandestino,
vai ancora come un tempo,dalla sera al mattino,
di ENDIMIONE a baciare le decrepite grazie?

vedo tua madre,figlio di un secolo scaduto,
che spenzola allo specchio una pesante massa d'anni
e spalma con arte di biacca il seno che t'ha NUTRITO!

P.S.IO ADORO QUESTO POETA(1821-1867)IL SUO SCRIVERE
E'UN INTRAMONTABILE TRIONFO.[SM=x142903] ...ALE..........[SM=x142871]
rezgit
00martedì 10 maggio 2005 16:18


L'ÂME DU VIN


Un soir, l'âme du vin chantait dans les bouteilles :
"Homme, vers toi je pousse, ô cher déshérité,
Sous ma prison de verre et mes cires vermeilles,
Un chant plein de lumière et de fraternité !

Je sais combien il faut, sur la colline en flamme,
De peine, de sueur et de soleil cuisant
Pour engendrer ma vie et pour me donner l'âme ;
Mais je ne serai point ingrat ni malfaisant,

Car j'éprouve une joie immense quand je tombe
Dans le gosier d'un homme usé par ses travaux,
Et sa chaude poitrine est une douce tombe
Où je me plais bien mieux que dans mes froids caveaux.

Entends-tu retentir les refrains des dimanches
Et l'espoir qui gazouille en mon sein palpitant ?
Les coudes sur la table et retroussant tes manches,
Tu me glorifieras et tu seras content ;

J'allumerai les yeux de ta femme ravie ;
A ton fils je rendrai sa force et ses couleurs
Et je serai pour ce frêle athlète de la vie
L'huile qui raffermit les muscles des lutteurs.

En toi je tomberai, végétale ambroisie,
Grain précieux jeté par l'éternel Semeur,
Pour que de notre amour naisse la poésie
Qui jaillira vers Dieu comme une rare fleur !"


Les Fleurs du Mal, 1857
Charles BAUDELAIRE
(1821-1867


§ § § § §


L'anima del vino


Nella bottiglie, a sera, l'anima del vino
cantava: "O uomo, dalla mia prigione
di vetro e ceralacca, sventurato che amo,
ti giunga una fraterna, luminosa canzone!
Lo so quanto sudore e quanta pena
e fiammeggiar di sole sull'ardente collina
servano a darmi l'anima e la vita:
ma io non sarò ingrato, né maligno,
perché immensa è la gioia di cadere
nella gola di un uomo sfibrato dal lavoro,
e nel suo caldo petto so scavarmi una tomba
ben più dolce di un'algida cantina.
Non senti, nel mio seno palpitante,
squillare le domeniche, trillare la speranza?
I gomiti sul tavolo, la giubba sbottonata,
celebrerai contento la mia gloria;
a tua moglie estasiata ravviverò lo sguardo,
la forza e il colore restituirò a tuo figlio;
per quel fragile atleta della vita
sarò l'olio che assoda le braccia ai lottatori.
E in te mi spargerò, seme prezioso
gettato dall'Eterno, ambrosia vegetale,
perché dal nostro amore sprizzi la poesia
verso Dio, come fiore inaudito!"

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JACKdibimba
00martedì 10 maggio 2005 19:07
GRAZIE DI QUESTO REGALO,REZGIT
ALE. [SM=x142827]
rezgit
00giovedì 19 maggio 2005 08:16

La Musa malata


Ahimè, povera musa, che cos'hai stamane?
popolati di visioni notturne
sono i tuoi occhi infossati, e ti vedo
di volta in volta riflessi sul volto
follia e orrore, freddi e taciturni.
Il succube verdastro ed il folletto rosa
hanno versato in te, dalle loro urne,
la paura e l'amore? Oppure l'incubo
col suo pugno dispotico e ribelle
ti ha annegata al fondo di un mitico Minturno?
Vorrei che sempre, esalando il profumo
della salute, in seno t'abitassero
pensieri vigorosi e il tuo sangue cristiano
scorresse a ritmici fiotti, come
i suoni cadenzati delle antiche
sillabe, dove alternativamente
regna il padre delle canzoni, Febo,
e il grande Pan, signore delle messi.


Charles Baudelaire

Vitale Tagliaferri
00venerdì 20 maggio 2005 11:06
Bravissimi!!!
JACKdibimba
00venerdì 20 maggio 2005 19:10
grazie vitale

rezgit
00venerdì 20 maggio 2005 19:19

è il camminare sulla stessa strada ... che insegna a leggere e a scrivere.O no?
rez

blitz1
00venerdì 20 maggio 2005 19:37
LE JET D'EAU

TES BEAUX YEUX SONT LAS, PAUVRE AMANTE!
RESTE LONGTEMPS, SANS LES ROUVRIR,
DANS CETTE POSE NONCHALANTE
Où T'A SURPRISE LE PLAISIR.
DANS LA COUR LE JET D'EAU QUI JASE
ET NE SE TAIT NI NUIT NI JOUR,
ENTRETIENT DOUCEMENT L'EXTASE
Où CE SOIR M'A PLONGE' L'AMOUR.

LO ZAMPILLO

COME SONO STANCHI I TUOI BEGLI OCCHI,
POVERA AMANTE!
NON RIAPRIRLI, RIMANI ALLUNGO NELLA POSA
ABBANDONATA IN CUI T'HA SORPRESA IL PIACERE.
NEL CORTILE LO ZAMPILLO CHE CHIACCHIERA
E NON TACE GIORNO NE' NOTTE
S'INTRATTIENE DOLCEMENTE CON L'ESTASI
IN CUI M'HA TUFFATO STASERA L'AMORE.[SM=x142909]



CHARLES BAUDELAIRE.









[Modificato da blitz1 20/05/2005 19.57]

JACKdibimba
00domenica 22 maggio 2005 12:53
BRAVA PICCOLA BLITZ
[SM=x142921]
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