Ciaoo debona!
Intanto, qUI ANKORA UNA VOLTA RIPROPONGO la poesia che prediligo di Bukowski,
perché sono solo e fuori c'è una notte isolana stellata -
sento un immane silenzio che brucia le tempie come il migliore o il peggiore degli
alcol.. Questo fottuto mondo si beve il cervello delle persone: siamo persi
e smarriti come tanti Adami ed Eve - non devo più scrivere, ora, ma riscrivere...
Oppure tentare di vivere - seguendo il vento dei secoli bui, chiaroscuri, a intermittenza...ah, ah!
"Belve che balzano attraverso i secoli:
"Van Gogh che scrive al fratello mandami dei colori
Hemingway che prova il fucile da caccia
Céline medico fallito
l'impossibilità di essere umani
Villon sbandito da Parigi perché è un ladro
Faulkner sbronzo nelle fogne della sua città
l'impossibilità di essere umani
Burroughs che ammazza la moglie con la pistola
Mailer che la accoltella
l'impossibilità di essere umani
Maupassant impazzito mentre fa canottaggio
Dostoevskij messo al muro per la fucilazione
Crane gettato da poppa di un battello addosso all'elica
l'impossibilità
Sylvia con la testa dentro al forno come una patata arrosto
Harry Crosby che salta dentro il Sele Nero
Lorca assassinato per la strada dalla milizia spagnola
l'impossibilità
Artaud seduto sulla panchina di un manicomio
Chatterton che beve veleno per topi
Shakespeare scopiazza
Beethoven con un cornetto acustico nell'orecchio
l'impossibilità l'impossibilità
Nietzsche completamente pazzo
l'impossibilità di essere umani
troppo umani
questo respiro
dentro e fuori
fuori e dentro
questi degenerati
questi vigliacchi
questi campioni
cagnacci matti della gloria
spostano questa briciolina di luce verso di
noi
nel modo più impossibile." (C.Bukow..)