bell

Solo la presenza di bell le rende sopportabile quell'ufficio. Il gattone tutto pelo, con occhi ironici, si accoccola sule sue ginocchia e fa le fusa per ore. Il suo capo è noioso e arrogante, ma adora gli animali. Trovò bell e lo affidò a lei: tutti e due passano la loro vita in quell'ufficio.
Giulia a volte vorrebbe mollare tutto. Non si può, e allora ricomincia a tradurre quelle stupide lettere commerciali.

appena diplomata, pensava fosse finita una tortura: lezioni, compagni immaturi, libri senza sorprese. Finalmente avrebbe viaggiato grazie al suo lavoro, paesi stranieri, persone, occasioni...e invece solo quello stupido lavoro, ormai da sei anni.

Bell ha voglia di giocare. Salta impietoso sulla tastiera del computer: un bel po' di lavoro da rifare, ma non le importa. Il gatto deve aver imparato l'inglese a forza di passare le sue giornate con Giulia. Ora sta inseguendo il mouse- dando un senso al suo nome- gli tende agguati tra carte e portamatite. Giulia scoppia a ridere. E' proprio carina quando ride.
Il citofono, il capo ha fretta. Allontana bell e si rimette al lavoro.
Conosce molto bene l'inglese, così può lasciar correre la fantasia, mentre traduce. E dimentica quell'ufficio piccolo, spietatamente grigio, con una finestra che si apre su altri uffici.

E' al mare, Giulia. Le piace lo spazio infinito che si offre oltre l'orizzonte dalla spiaggia. Con lei, bell. E Marco.

E' ora di andare a casa. Oggi non c'è nebbia, il cielo è terso, fa freddo. Non abita lontano e le piace passeggiare. Ogni giorno, percorre quel chilometro a piedi. Giulia cammina lenta, spiando chi incontra, lo studia e inventa per lui un passato e un futuro.
A scuola dicevano che con la sua fantasia avrebbe rivoluzionato il mondo. Invece le serve solo per far trascorre il tempo tra una noia e l'altra.
Le manca bell, mentre fa una lunga doccia e aspetta Marco.
Lo ama. Non si frequentano da tanto, ma sembra fatto apposta per dividere i suoi sogni con lei.

Anche Marco ha uno stupido lavoro che non ama, anche lui credeva che la vita lo avrebbe portato lontano, anche lui continua a immaginare un futuro diverso.

Stasera Marco è strano. Giulia si agita e lo aggredisce, dopo pochi minuti che sono insieme, la tensione è forte e il tono della voce duro.

cosa c'è che cos'hai dimmi cosa non va. Le donne fanno così. non sanno aspettare. sentono il nervosismo dell'uomo e lo azzannano, lo metteno all'angolo. cominciano a piangere

Marco non capisce, non ha ancora detto nulla...non riconosce la sua Giulia, per un attimo, pensa che sia il caso di prendere al volo l'occasione e di scappare.
Ma anche lui la ama.
Deve trasferirsi. Ha trovato un lavoro che assomiglia tanto a quello che ha sempre desiderato. Vivrà in campagna. bell si troverebbe bene.
Le lacrime di Giulia non smettono di cadere, ma ha capito che le sta chiedendo di lasciare tutto, di seguirlo, di affidarsi a lui.
Non c'è il mare, nel sogno che le offre. E il futuro potrebbe ancora deluderla, Giulia lo sa.
Sorride mentre si ascolta dire - andiamo a prendere bell...

Un bel racconto, mi sono distratta spesso a sorridere perché il nome Giulia mi piace proprio ( )
Il sogno di evadere, cambiare vita, ricominciare da capo.
Ma Giulia sarà veramente felice nella vita che le ha proposto Marco?

non credo che sia importante.
ha deciso di buttarsi, di cambiare.
se serve, lo saprà fare ancora.
che ne dici?

Certo hai ragione!
Mi faccio sempre troppe domande.

Una routine che rende la vita grigia e gli anni passano senza viverli.


Seguire Marco è la possibilità di scrollarsi di dosso la monotonia; una nuova vita, una nuova avventura con l'amore che la trascina.


Evvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvai Giulia, buttati.

grazie della lettura, fiore