auguri solidali

guidoarcicamalli
00sabato 30 dicembre 2006 12:57
Scritto: Venerdì, 29 Dicembre 2006 - 19:29 Oggetto: SPERANZE PER L’ANNO CHE VERRA’.....
Mentre si avvicina la nuova tornata di auguri, che ci porta al nuovo anno, non sarebbe peregrino avere presente la realtà più che la rappresentazione di essa; la verità più che l’ipocrisia.
Così, l’augurare e l’augurarsi la pace nel mondo, significa non avere la vista corta; ci sono tre quarti del pianeta che sono ancora alla finestra, senza acqua e cibo sovrastati da malattie al disotto di qualsiasi soglia di povertà.
Ci potrebbe essere, come sfida alla propria coerenza, anche nel quotidiano, un impegno in più per portare avanti un progetto di sviluppo sostenibile per tutti, un pò di ricchezza anche per chi adesso non ne ha e diritti civili e libertà identici in Italia quanto in Somalia.
In secondo luogo, chiedere ai nostri politici e ai governanti serietà e onestà, è ancora presente la dichiarazione di Giulia Maria Crespi, Presidente del FAI ( Fondo per l’ambiente Italiano) che durante l’apertura del convegno nazionale di Novembre 2006 a Roma, denuncia che i fondi dell’otto per mille destinati all’arte, alla cultura, e al sociale, sono stati destinati alla guerra in Iraq.
Il precedente governo ha dirottato l’8 per mille su finalità che avevano nulla a che fare con quanto stabilito dalla legge.
In particolare, la quota dell’ Irpef destinata a “solidarietà, cultura e cooperazione” è stata ridotta di 80 milioni di euro annui dal 2004. La somma, confluita al Tesoro, è stata poi destinata all’acquisto di armi e per finanziare la missione di guerra in Iraq.
Si tratta di un odioso inganno verso i cittadini, un imbroglio ai danni dei tanti italiani ( compreso il sottoscritto) che, ponendo la loro firma nella casella destinata allo Stato, intendevano destinare fondi per combattere la fame nel mondo, per i beni culturali, per dare assistenza ai rifugiati e alle vittime delle calamità naturali.
Una vergognosa truffa, un raggiro al contribuente-cittadino che provoca un aumento della sfiducia verso le istituzioni.
Quei soldi sono andati esclusivamente ad ingrassare i mercanti di armi, quelle armi che distruggono senza pietà ogni cosa, che stroncano in un flash l’innocente vita di un bambino che dorme nella culla e di sua madre...
Ecco cosa spero; il 2007 potrebbe cominciare con il rimettere semplicemente al centro e in ogni campo: il cittadino, la trasparenza, la solidarietà e valori sociali.

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visitate tutti i siti arci grazie
Cobite
00sabato 30 dicembre 2006 14:24
"Così, l’augurare e l’augurarsi la pace nel mondo, significa non avere la vista corta; ci sono tre quarti del pianeta che sono ancora alla finestra, senza acqua e cibo sovrastati da malattie al disotto di qualsiasi soglia di povertà.
"
...però chissà come possiedono l'ira di dio in armi!
"Quei soldi sono andati esclusivamente ad ingrassare i mercanti di armi, quelle armi che distruggono senza pietà ogni cosa, che stroncano in un flash l’innocente vita di un bambino che dorme nella culla e di sua madre...
"
Ok, mi affianco a te per lanciare il mio grido di pace per il 2007.

Chiedo che sia sospeso ogni aiuto in quei paesi e per quelle organizzazioni che quando ci presentano un bambino affamato in primo piano alle spalle di lui ci sia anche un solo uomo armato di armi automatiche o sia comunque in guerra.
Ogni aiuto umanitario ad una fazione è un atto di guerra per l’altra.
Ogni aiuto in beneficenza donato per quelle aree finisce in ultima analisi per diventare armi e pallottole.

Basta con gli aiuti umanitari che servono solo a finanziare le guerre!
Basta aiuti umanitari per le aree in cui un camion non riesce a fare 10 km senza dover cedere parte del suo carico ai residenti armati!
Basta aiuti umanitari nelle aree in cui servono per mantenere in guerra popolazioni che non hanno tempo per coltivare i loro campi e spendono ogni loro ricchezza non tanto per i loro figli quanto per le armi da guerra.
Basta con quell’ipocrisia buonista e assassina che dice di voler aiutare i bisognosi, ma finisce solo per agevolare la guerra!
[SM=x142917] [SM=x142917] [SM=x142917] Aiutiamo la pace, e solo quella, li dove la pace è voluta dai residenti. [SM=x142917] [SM=x142917] [SM=x142917]


Giancarlo cobite


[Modificato da Cobite 30/12/2006 14.36]

guidoarcicamalli
00giovedì 11 gennaio 2007 23:59
auguri solidali dal afrika

Autore: Filippo Baglini

Data di inserimento: 2 Novembre 2006

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Sono passati dieci anni dalla dichiarazione di Roma che impegnava i governi a dimezzare i sottoalimenti nel mondo, ma la situazione è ancora drammatica. L’obbiettivo e i buoni propositi posti a Roma nel 1996, dove oltre 180 capi di stato si erano riuniti per il vertice mondiale sull’alimentazione sembrano davvero irraggiungibili. I dati parlano chiaro, 40 milioni di malnutriti in più nell’Africa sub-Sahariana.
La FAO afferma :” in dieci anni non è stato fatto alcun progresso per cercare di dimezzare la fame nel mondo”.
Al mondo ci sono 854 milioni di persone che soffrono la fame e il numero è sempre in crescita.
820 milioni vivono nei paesi in via di sviluppo, 25 milioni nei paesi in transizione e nove milioni nei paesi industrializzati.
In Africa sub-sahariana il numero di persone sottoalimentate è passato da 169 milioni nel 1990 a 206 milioni nel 2001-03. Le cause di questa catastrofe vanno ricercate nell’aumento dell’ Aids, guerre e catastrofi naturali. E’ il Congo il paese più preoccupante a causa della guerra del 1998-2002, il numero di affamati è triplicato, e questo è una cosa sconcertante se si pensa che il Congo è una delle terre che ha più risorse naturali, basterebbe sfruttarle, ma ciò che manca è la volontà politica per mobilitare le risorse e a beneficio degli affamati.
VEDI VIDEO intervista Jacques Diouf, FAO Director-General :www.fao.org/webcast/

La FAO insiste nel dire che per riuscire a risanare i paesi poveri bisogna puntare tutto sullo sviluppo rurale. I paesi donatori non c’è la fanno a coprire tutta la fame del mondo, gli interventi devono avvenire direttamente sul territorio, è la loro terra che li deve sfamare, incrementata dagli aiuti dei paesi così detti ricchi. Paesi che purtroppo hanno in questi anni ridotto il loro aiuto nel settore agricolo. Ma si può fare ancora qualcosa, l’obbiettivo è lontano ma non irraggiungibile lo sostiene la stesa FAO, ma bisogna intervenire in maniera davvero concreta a livello agricolo, c’è bisogno di rafforzare la produttività di piccoli produttori, creare le condizioni per gli investimenti e soprattutto che il commercio mondiale funzioni anche per i paesi più poveri. Già, perché se il commercio dei paesi ricchi rimane confinato solo tra i paesi ricchi continuerà ad esserci sempre un mondo diviso in due, uno povero e uno ricco, ci saranno sempre delle belle parole, buoni propositi ma che rimarranno solo utopie, falsità davanti alla morte concreta per fame.

Si parla tanto di sviluppo, tecnologia, scienza e poi ancora oggi sulla terra ci sono persone che soffrono, che muoiono di fame, non possiamo parlare di concreto sviluppo finché non ci sarà uno sviluppo su tutta la terra. Far ingrassare i paesi già grassi di oro è semplice, il difficile è saziare i paesi magri. Perché ci sono industrie che investono in paesi come la Cina, Giappone già ricchi di per se e non investono in paesi come l’Africa.
Perché con l’Africa non ci si arricchisce, l’Africa non porta i soldi, ma li chiede. Finche ci sono paesi che la pensano così i numeri di morti per fame aumenteranno sempre di più ogni anno. Non basta commuoversi davanti a un bambino che muore, o a uno scheletro di carne gonfio di nulla, l’indignazione spesso è l’altra faccia dell’ipocrisia, c’è bisogno di aiuti concreti, c’è bisogno di scendere dal pulpito di oro che ognuno di noi si è costruito e tendere realmente una mano forte e concreta a chi chiede aiuto. Inutile riportare cifre, commenti se poi si dimenticano e si volta pagina. Il problema della fame del mondo è un questione che riguarda tutti che si voglia o no anche se facciamo spesso finta di nulla.


VEDI VIDEO intervista Jacques Diouf, FAO Director-General :www.fao.org/webcast/

…..in questo momento in Africa è morto un bambino e un altro sta per morire…..

www.europasera.it/vedi.php?cat=news&id=108%20target=
fiordineve
00venerdì 12 gennaio 2007 01:18


Con i miei compaesani abbiamo costruito DAL NULLA tre villaggi in Perù.
I cittadini donavano soldi, muratori, carpentieri, maestri, idraulici, medici, ingenieri, vetrai.... a lavorare, gratis, con le loro mani costruendo fognature, impianti idraulici, elettrici, case, ospedali e poi la chiesa .
Il mio ex marito, con i medici senza frontiere porta il suo aiuto ogni 4 mesi in ogni parte del mondo.

Allora: basta chiacchiere ma aiuto concreto, nei limiti di ognuno. [SM=x142937]


Geneshys
00venerdì 12 gennaio 2007 13:08
Re:

Scritto da: fiordineve 12/01/2007 1.18

Allora: basta chiacchiere ma aiuto concreto, nei limiti di ognuno. [SM=x142937]





Quello che dico sempre io... [SM=g27811]


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