fiordineve
00martedì 29 aprile 2008 17:44
Tra noi c'era attrazione da sempre.
Come due calamite che sprizzano scintille appena si guardano; ecco così la storia era partita, con una sensualità che scattava ogni volta che eravamo seduti accanto o che ci sfioravamo senza volerlo.
Le lunghe gite serali sulla sua Mercedes bianca, le trattorie, i pianobar del lago, abbiamo esplorato tutto, seduti davanti ad un camino bevendo un caffè.
Sul Mincio, una serata perfetta, tiepida ma non afosa, stelle a milioni, aerei che atterravano come stelle cadenti, ed è successo, così senza volerlo, teneramente e dolcemente, abbiamo fatto l'amore.
E' più forte di me; passata la sbornia ora ho solo paura, paura, paura che tutto sia un sogno dal quale credo non mi rialzerò più.
Gianni ed io eravamo insieme, fare l'amore con lui era come salire su un ottovolante, romantico, tenero, dolce, esigente, passionale.
"Tu sei solo mia" ed io gli dicevo di sì perchè così mi sentivo e volevo essere.
Pensavamo di non farlo sapere ai nostri amici, volevamo privacy per noi e per la nostra storia ancora piccola ma travolgente.
Lui divorziato, vive da solo in centro città, io appena uscita da una separazione lunga e dolorosa non avevo ancora posto fine alla mia sofferenza; la mia ferita era ancora aperta, non volevo rischiare di soffrire di nuovo.
Ci incontravamo a ballare e fuori, inventando sempre scuse diverse per non far capire che eravamo insieme, ma Gianni mi baciava davanti a tutti e credo qualcosa l'abbiano sospettato.
Parlavamo per ore di noi, mentre passeggiavamo nei giardini della nostra città, a volte mi sollevava e mi faceva girare come una trottola, chiamandomi :"Signora".
Un equivoco ci ha staccato; lui ballava e faceva il dongiovanni con tutte, ok, eravamo liberi di farlo, erano gli accordi, ma non fino al punto di corteggiare spudoratamente un'altra davanti a me.
Nella mente il ricordo dei troppi tradimenti del mio ex marito e così io ho iniziato ad uscire con Roberto, credo sia anche gay; ma Gianni l'ha presa molto male, e mi ha fatto una scenata; mi chiedeva che ne avevo fatto dei nostri sogni, dei progetti di far incontrare i nostri figli coetanei, del nostro futuro.
E' finita così: io troppo orgogliosa, lui troppo "uomo", nessuno di noi voleva chiedere scusa...........
L'ho rivisto 20 giorni fa e mi ha salutato dicendomi: "Signora, la violenterei qui immediatamente", non gli ho risposto che anche senza violenza con lui sarei andata in capo al mondo.
Poi domenica sera ci siamo incontrati in uno dei tanti bar della discoteca, io avevo un abito blu e lui mi ha abbracciata stritolandomi e mi baciava ovunque: collo, viso, mani... e l'attrazione, la calamita è sorta più forte di prima.
Con me le mie amiche, ma lui appena passava accanto al mio divanetto, con la scusa della musica troppo alta, mi mormorava qualcosa ed invece mi baciava...
Due ragazzini ritrovati, due anime che si sono reincontrate, due cuori soli che battono all'unisono.
Ora è a Bolzano in trasferta, ma ritornerà sabato e poi usciremo insieme, ma andando piano piano, attenti a chiarire alcune cose e a non farci del male come una volta.
I miei occhi sprizzano felicità, mi sembra di volare e quando ho ballato con lui "Unchaine my heart"... ecco non riuscivamo a smettere di guardarci e di sorriderci come due scampati dal Titanic.
Un sogno che si avvera, si non ho dubbi; non mi avrebbe promesso di farmi guidare la sua auto, guizzante e scattante come lui che sembra un ragazzo, vestito di nero e con quel caro profumo di allora.