Verso Treviso

ELIPIOVEX
00lunedì 3 settembre 2007 16:51
- Dunque hai preso una decisione?
Gilberto mi tormenta da giorni: vuole che l'accompagni a Treviso, dove come è consuetudine da diversi anni si tiene il Castello dell'amore.
Forse qualche mese fa avrei accettato con gioia un simile invito.
Ma ora è diverso, mi sento investita di una gravosa responsabilità.
Sono concentrata, voglio farcela.
Il nonno ha riposto in me le sue speranze e non posso deluderlo.
Non mi va di perdermi in simili distrazioni, io non ho bisogno di cercare marito. Non più.
- Non capisco cosa ti sia successo, da parecchio tempo ormai ti sei rinchiusa spontaneamente dentro casa senza protestare o ribellarti. Non è da te Anna...
- Sono cambiata.
Borbotta qualcosa di incomprensibile, non è la prima volta che affronta con me quest'argomento e la risposta è sempre la stessa.
Ho deciso di non rivelare a nessuno quanto confidatomi dal nonno, lo considero un tesoro da custodire gelosamente.
- Partiremo tra pochi minuti, deciditi o andiamo senza di te.
Potrei anche andare, fa caldo, è una bella giornata di sole, in barca si starà sicuramente bene. Le mie amiche non mancheranno all'evento, ma la mente è già a chi potrei incontrare a Treviso.
Decido di andare a cambiarmi.
Per l'occasione indosso lo scialle bianco che ho confezionato e ricamato durante lo scorso inverno. Un piccolo tocco ai capelli: sono cresciuti un bel po', ora non sembro più un ragazzo ma ci vorrà ancora del tempo prima che ritornino alla lunghezza originaria.
Attendo di salire per ultima, un pizzico di vanità che mi porta ad un'entrata ad effetto; Gilberto non commenta ed osserva serio.
Uscendo dalla laguna il barcaiolo ci racconta di aver visto alcuni crociati radunati nei pressi di S. Nicolò. Sono curiosa, vorrei andare a vedere con i miei occhi quanto sta accadendo alle porte di Venezia, ma siamo fuori strada.
Lambiamo distrattamente le coste dell'isola di Murano, in direzione di Torcello. La nostra meta è la foce del fiume Sile.
Il movimento della barca è un dolce cullare, lento come il paesaggio quasi immutabile che mi si para davanti.
Il respiro e l'odore del mare mi riempie pienamente i polmoni.
Il sole adagia sull'acqua dei diamanti di luce allineati sul suo raggio, li raccolgo con la mano fuori dalla barca mentre la sica velocemente si allontana spumeggiando felice di avermi donato quella preziosità per un istante.
Non mi importa dove sto andando, perché e con chi sono. Mi sembra di essere altrove, la mia mente vaga in posti lontani, su un'isola, sul mare, lungo un fiume simile a quello che stiamo percorrendo.
Il paesaggio diventa monotono, ripetitivo: distese enormi di canneti senza che si veda anima viva.
Mi viene in mente che quello potrebbe essere il luogo ideale per nascondersi. Non è difficile sopravvivere in quei luoghi. Con le canne è possibile costruire un piccolo riparo per la notte mentre il fiume dona a chiunque acqua e pesce in abbondanza.
Mi volto di scatto sentendo alcune canne spezzarsi. La mia fantasia sta volando eccessivamente. Delle anatre prendono il volo starnazzando. Non ci sono persone nascoste che spiano il mio passaggio, né tanto meno dei Marco Boscolo.
Forse il mio esilio volontario non mi ha fatto molto bene: ho i sensi tutti tesi a percepire qualsiasi cosa di nuovo, di insolito.
Il mondo ha continuato a respirare come di consueto mentre io non c'ero e faccio fatica a rendermene conto.
Un po' più avanti il paesaggio si fa giallino dal colore dei prati che contornano le rive del fiume. Qualche contadino si affaccia mentre noi passiamo e ci saluta. Le loro grida interrompono brevemente il silenzio con cui la natura ci sta accogliendo.
Lentamente, senza fretta, il fiume si anima a poco a poco.
Riconosco alcuni riferimenti, soprattutto una manciata di case che col tempo ho imparato a riconoscere come familiari. Quando arrivo a questo punto ho sempre la sensazione di essere quasi arrivata, non so perché il mio cuore mi fa di questi scherzi: fino all'ora di pranzo non credo che potrò vedere la città.
Non mi sbagliavo: le prime case colorate si inalzano fiere verso il cielo terso. L'emozione cresce con l'avvicinarsi al punto di approdo. Sento soprattutto Gilberto che più di tutti ha voluto questa gita.
Scendiamo ai Buranelli dove è stato organizzato un percorso obbligato che ci condurrà al luogo della cavalleresca tenzone.
Ci incamminiamo sotto ai portici dei palazzi colorati e pieni di dipinti. L'atmosfera è allegra, insolita e festante.
Incontriamo lungo la strada molti musici e giocolieri che ci scortano e allietano la giornata.
Gilberto è euforico: continua a ripetermi che lui prenderà il castello per primo e la dama più bella sarà sua. Pretende però che anch'io partecipi al gioco, assieme alle altre dame veneziane che stanno facendo il cammino assieme a noi.
ELIPIOVEX
00lunedì 3 settembre 2007 16:54
Il racconto è stato estratto da un lavoro più lungo non ancora terminato e di cui non voglio svelare eccessivamente.
Un grazie a Veronica per il magnifico dono...
un@ltrame
00lunedì 3 settembre 2007 17:39
e adesso?
come faccio senza sapere qual è il segreto del nonno? [SM=x142888]
ELIPIOVEX
00lunedì 3 settembre 2007 21:48
mi spiace non posso svelarlo.
Non ancora almeno [SM=x142895]
fiordineve
00lunedì 3 settembre 2007 22:42


Va bene, vabbene [SM=x142828] [SM=x142859] mantieni il segreto<, domanda perchè allettarci così? [SM=x142851] [SM=x142845] [SM=x142819]
ELIPIOVEX
00martedì 4 settembre 2007 15:13
Uno stuzzichino... un antipasto sei vuoi... in attesa dell'abbuffata [SM=x142847]
Cobite
00martedì 4 settembre 2007 15:57


Bellissimo.
Riconosco la laguna, anche se in verità non ci sono mai andato a nord di Venezia. Poi il fiume, quel Sile che ho avvicinato qualche volta con l'occhio del pescatore, ma che sempre mi ha affascinato per la qualità delle acque. Sarebbe un peccato rovinarlo.

Inutile dire che scrivi benissimo e che aspetterò con ansia il tuo lavoro. [SM=x142874]

[SM=x142892] Giancarlo
ciaoLili
00mercoledì 5 settembre 2007 08:40
attendo anch'io il seguito, cara ELIPIO...
intanto ti dico che sei veramente un'ottima scrittrice, capace di coinvolgere chi legge... [SM=x142887]
elleemme
00mercoledì 5 settembre 2007 10:21
attendo paziente...anch'io.
fiordineve
00mercoledì 5 settembre 2007 14:25



Attendo........... già meno paziente [SM=x142814] [SM=g27825] [SM=x142865] [SM=x142866] [SM=x142899] .
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