Veglia - Giuseppe Ungaretti

°°Jen Lindley°°
00giovedì 29 giugno 2006 10:51

VEGLIA

da L'ALLEGRIA - da IL PORTO SEPOLTO


Un'intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d'amore.
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita.

Cima Quattro il 23 dicembre 1915



PS: so che è una poesia molto cruda... ma rappresenta ciò che ha vissuto quest'uomo durante la guerra... e mi affascina moltissimo!

un bacione a tutti!


Cobite
00venerdì 30 giugno 2006 15:34

Ciao Jen, è un piacere rivederti attiva nel forum. [SM=x142846]

La poesia è un classico.
Molto significativa ed esplicita è nata dall'impietosa esperienza della guerra che Ungaretti ha vissuto e che spesso è nella sua poesia.
Era già presente come seconda nell'antologia a lui dedicata da fiordineve, vedi nelle discussioni in evidenza sopra.
Comunque grazie per averla riproposta perchè non è mai troppo ciò che fa pensare al valore e all'importanza della vita.

A presto

[SM=x142892] Giancarlo

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