Una notte speciale

Gaspy.
00mercoledì 4 dicembre 2013 18:49
Una notte speciale

Era una bella giornata di agosto, senza la benché minima nuvola in cielo.
Presi l’ auto e, verso le undici, arrivai in Val Pusteria.
Mi recai in uno dei meravigliosi boschi di quella zona alla ricerca di funghi. Non di porcini o finferli, ma di cortinari che studio da anni.
Il bosco mi dà sensazioni meravigliose. Benché io ami la convivialità e sia un chiacchierone nato, nel bosco amo essere solo, a contatto con la natura, beandomi dei suoni e degli aromi che solo il bosco sa darti. Il gioco di luci ed ombre, il colloquiante cinguettio degli uccelli, il mormorio dei rivi, il gracidare delle rane, il profumo del muschio umido e la vista delle mille creature che animano il sottobosco.
Una discreta raccolta a fine giornata.
Esemplari contenuti nel foglio d’ alluminio per poterli poi studiare e descrivere a casa.
Mi diressi verso Brunico, bella cittadina con le tipiche caratteristiche altoatesine. Ti aspetti da un momento all’ altro di veder spuntare un gruppo di giovani con i calzoni alla zuava verdi e le camicie bianche ed ornamentate.
Entrai in un paio di negozi per acquistare commestibili e del loro meraviglioso pane scuro ornato dagli immancabili semini di cereali.
Poi mi diressi al camping. Pagai l’ ingresso e trovai un angolino dove montare la tenda. Fatto! La cena consistette in pane e salumi e formaggi locali ed una birra.
Montai il lettino sul quale posi il sacco a pelo.
La sera si inoltrava a grandi passi, con i suoi colori di fuoco. Seduto sul seggiolino pieghevole rimiravo l’ attività degli altri ospiti del campeggio, mentre l’ aria si riempiva del fumo e degli odori delle grigliate e delle voci e dei suoni dei villeggianti.
Infine venne il buio e mi coricai.
La mente invasa da mille pensieri non mi lasciava dormire.
Ad un tratto ebbi la percezione che qualcuno fosse entrato nella tenda. Più sorpreso che spaventato rimasi ad aspettare che cosa sarebbe successo. Da rubare avevo ben poco e quindi non c’ era molto da preoccuparsi.
Ad un tratto entrò nel sacco, accanto a me, qualcuno, un corpo caldo e morbido ricoperto appena da un sottile velo sericeo.
Si trattava indubbiamente di una donna che si stringeva a me con tutto il suo calore. Una sensazione meravigliosa ed inaspettata. Non potevo che approfittare di un tale impensato evento.
Furono baci e sensazioni meravigliose, tra sospiri e fremiti di gioia e di piacere. Fino a che, esausti e felici, ci addormimmo.
Spuntavano le timide luci dell’ alba quando mi svegliai e potei finalmente rimirare colei che aveva reso la mia notte piena. S trattava di una giovane bellissima, i capelli lunghi, sciolti, inanellati di un colore dorato stupendo.
La carnagione chiara e vellutata, le guance appena rosate.
Alla fine si svegliò mostrando degli incantevoli occhi del colore dei lapislazzuli.
Mi guardò ed un rossore percorse le sue guance. Poi, con imbarazzo evoidente, tentò di ricoprire le meravigliose nudità ed esclamò: “Mi scusi, ho sbagliato tenda”
debona
00giovedì 5 dicembre 2013 11:35
Che bel racconto! Uno sbaglio dolcissimo!
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