Un tempo sospeso

finfilla
00domenica 2 dicembre 2007 20:08


Cercando con tutte le forze di soffocare il pianto, le lacrime affollarono i tuoi occhi inondandoli di lucida tristezza. Insopprimibili come i pensieri, necessarie come l'arte, quelle gocce solcarono lentamente il tuo viso, piccole carezze calde e liberatorie a consolare il tempo che per noi pareva sospeso. Chinando il capo sulle ginocchia ti abbandonasti al dolore. I tuoi capelli celavano i tuoi tratti sottraendoli ai miei occhi. Smarrito come un aquilone in volo volteggiavi nella folla dei ricordi cercando un appiglio nelle mie mani. Le strinsi , con la forza dell'amore, le baciai con la tenerezza di un amante. Tali eravamo. Clandestini dei sentimenti, prede consapevoli di una passione vissuta ai margini della morale. Noi, ricettatori di emozioni, colpevoli predatori di noi stessi e dei nostri corpi, inseguiti dai dubbi, presi a schiaffi dalle bugie. Incontri dove l'abbandono ci rendeva perduti e felici. Dolci parole sussurrate nel silenzio del nostro intimo microcosmo. Quanto coraggio ci vuole per vivere un sogno? Tanto, quanto il distacco che fiacca i nostri cuori, con la stessa violenza con cui ci siamo amati. Asciuga le tue lacrime amore mio, sorridi e affonda i tuoi occhi nei miei. Non sarai per me un rimpianto né un rimorso, ma straordinaria memoria di libertà, un fiore segreto che vivrà per sempre nel mio cuore.…
ELIPIOVEX
00lunedì 3 dicembre 2007 20:56
La descrizione rende molto bene. Un amore sentito forse perché è clandestino?
finfilla
00mercoledì 5 dicembre 2007 11:07


Credo che esista un enorme conflitto tra la testa che a volte sembra volersi far male ( quasi ne avesse bisogno) e il cuore.
La mente indossa la toga di giudice e si pone al centro dei contendenti ascoltando le ragioni dell'uno e dell'altro per giungere con coscienza ed imparzialità, ad una sola verità.
Ci vuole coraggio per vivere un sogno.
E' amore, per quanto imperfetto, fragile, debole, è l'unica ragione che rende la vita degna di questo nome, al di là del tempo e delle leggi del mondo, continua anche quando la passione tende a scemare.
E' umano che ciò avvenga, perché in fondo, le questioni da affrontare riguardano l'animo e non le diatribe terrene. E se una sentenza deve necessariamente essere emessa, io assolvo entrambi, pur non con formula piena.

Passiamo ad altro, ho letto il tuo racconto, "La Gara", scritto bene, in modo realistico, ma troppo descrittivo, stile cronaca, anche se la Deledda pur essendolo eccessivamente ha vinto un Nobel per la letteratura, cerca di definire il carattere introspettivo del personaggio.
ELIPIOVEX
00mercoledì 5 dicembre 2007 14:03
Ti ringrazio, anch'io dopo averlo riletto più volte avevo avuto la cattiva impressione di aver esagerato con i dettagli di cronaca, ci sto lavorando su nel tempo libero e con calma. Vedo se ne nasce qualcosa altrimenti resta lì. [SM=x142888]
fiordineve
00domenica 6 gennaio 2008 19:18


Quanto coraggio ci vuole per vivere un sogno?



Troppo, e non sempre paga. [SM=x142874] [SM=x142876]
ciaoLili
00martedì 8 gennaio 2008 17:47
molto ben descritti i sentimenti
anche se tutto ciò che è clandestino non mi trova tanto disponibile alla comprensione.Ma tu Finfilla sei bravissima. [SM=x142887]
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