dolceglicine
00domenica 26 agosto 2012 18:48
Io sono povero perché mangio
Se fossi ricco spiluccherei
Io sono povero perché bevo
Se fossi ricco sorseggerei
Io sono povero perché mi lavo
Se fossi ricco avrei cura dell’igiene personale
Io sono povero perché dormo
Se fossi ricco riposerei
Io sono povero perché studio
Se fossi ricco frequenterei una scuola
Io sono povero perché lavoro
Se fossi ricco sarei impegnato in una attività
Io sono povero perché scrivo
Se fossi ricco elaborerei
Io sono povero perché leggo
Se fossi ricco mi concentrerei nella lettura
Io sono povero perché amo
Se fossi ricco proverei un forte sentimento
Io sono povero perché muoio
Se fossi ricco… mancherei!
giovalanga
00lunedì 27 agosto 2012 10:02
Buongiorno dolceglicine, è bellissima questa tua e un pò mi ha fatta sorridere, un pò meditare.
La conclusione è che ci mancano le persone che amiamo, indipendentemente dalla ricchezza materiale.
Ci mancano le persone che hanno la ricchezza in sè, non attorno a sè.
Un caro abbraccio, buonissima giornata,
Gio
gitano40
00venerdì 31 agosto 2012 14:02
Ti vengo incontro con la mia esperienza della povertà.
Mia madre -molto tempo fa- lei,che sapeva appena scrivere il suo cognome, quando vedeva che mi disperavo per quel che accadeva nel mondo, per farmi smettere ( lei, che parlava per proverbi) mi diceva: Figghiu miu, munnu è e munnu è statu ( la realtà non cambia e non potrai cambiarla mai, il mondo è stato sempre così). Ma altre volte quando ancora disperavo mi rincuorava ( non aveva certo letto Eraclito!): Figghiu miu, essiri non si po' chiù di na vota ( non si può essere più di una volta, la realtà cambia, tutto si trasforma).
La mia maestra di vita.
debona
00venerdì 31 agosto 2012 15:00
Io direi che, a prescindere da come ci si esprime, il significato rimane. Essere ricchi o poveri poca differenza fa.