Un dolce maledirsi (Notturno in Si bemolle)

ingenuopoeta
00martedì 3 luglio 2007 20:34
Progressi non si vedono ancora. La ricerca, che pare fievole, è in realtà propulsore immane del manifestarsi della mia volontà. Il fine di questa ricerca ha assunto le parvenze di una maschera. Forse, più che il fine, ne è il mezzo. Difatti, il mio è un continuo sovrapporre la Maschera a tutti i possibili corpi. E tutti questi possibili corpi sembrano poterla indossare senza disagio e con armonia. E’ questa la più abbagliante illusione, che dura solo un giorno. Quel che viene dopo, oramai, esiste per me prima ancora di esistere. La costanza crea esperienza, d’altra parte. E nonostante tutto, porto ancora con me questa bella e orribile Maschera, malattia e antidoto della mia vita. Solo una volta Essa è calzata a pennello, come è uso dire. Solo una volta i lacci furono saldi per più di un giorno; solo una volta non avrei più voluto vedere un corpo senza quella bella e orribile Maschera, anche dopo diverse albe. Su di lei, la Maschera cambia volto, diventa ancora più affascinante, più straordinariamente misteriosa nella sua irrazionalità. La Maschera è la mia e la sua maledizione. Un dolce maledirsi. Un morire a poco a poco, per non morire subito, per vivere ancora. Diventa preziosa, così, la sensazione dovuta alla ricerca, non il suo risultato. E sono consapevole che la Maschera non può essere sconfitta, che il suono del suo silenzio non cesserà mai di tormentare le mie tempie, che saremo compagni di vita; che saremo complici nella morte.
Ora è solo un Notturno in Si bemolle.
Cobite
00mercoledì 4 luglio 2007 07:09


Forse... siamo maschere. [SM=x142891]

[SM=x142848] Giancarlo
finfilla
00mercoledì 4 luglio 2007 14:11


Nietzsche scrisse "tutto ciò che è profondo ama la maschera... dammi ti prego una maschera ancora! una seconda maschera..." e indubbiamente il portare una maschera è una sensazione
affascinante, forse anche utile o necessaria a volte, la maschera nasconde, cela tutto ciò che di oscuro o fantastico (dipende spesso dai punti di vista) c'è in noi, profondità che spesso temiamo nessuno potrebbe comprendere pienamente.
A volte è intenso il desiderio di trovare una persona che non solo sappia abilmente sfilare dal nostro viso una maschera dietro l'altra e portare alla luce, nuda e indifesa la nostra anima tenebrosa, ma che possa soprattutto amare ed apprezzare davvero ciò che è fuoriuscito, quella maschera definitiva che in realtà è il nostro vero essere, perchè come Wilde, anch'io penso che fornendo ad un uomo una maschera, costui ti dirà la verità.


ELIPIOVEX
00mercoledì 4 luglio 2007 17:41
Bella la frase di Wide.
Io credo che molte maschere ci vengano imposte dal nostro vivere quotidiano: le regole del saper vivere con gli altri, l'educazione, il dover sottostare alle leggi, ci impongono necessariamente di essere solo in parte ciò che realmente siamo
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