ylyl
10mercoledì 9 gennaio 2019 22:36
Sotto ponte Sublicio,
lento scorre il Tevere
e un denso senso di solitudine
ferma il tempo.
I secondi sono fangosi passi,
sentieri già battuti
tra spinosi cespugli di ricordi.
Cosa mi porta qui
ad osservare la notte
su un letto di cartone?
Sotto ponte sublicio
lente scorrono le lacrime
su mio volto sudicio.
Ho smarrito l'orgoglio
in uno dei tanti mulinelli,
il fiume lo conserva.
Ho promesso alla mia disperazione
un'alba di fuoco...
Apro la bottiglia migliore, l'unica,
per l'unica compagna che mi aspetta.
Orchidea
00lunedì 14 gennaio 2019 18:21
senzatetto ?
macrino
00venerdì 18 gennaio 2019 11:57
Molto intensa ed accorata. Inoltre accostare l'aulico Sublicio al prosaico sudicio, mi ricorda Gozzano in cui Nietzsche rima con camicie.
Vedo nella lirica una condizione metaforica dell'umanità: siamo tutti senzatetto, ossia soli ed abbandonati da Dio.
macrino
00venerdì 18 gennaio 2019 12:14
... e la compagna è la morte, a mio avviso, l'unica su cui si può fare affidamento.
ylyl
00sabato 19 gennaio 2019 00:07
macrino
00martedì 22 gennaio 2019 12:20
Una poesia profetica. I poeti sono profeti inascoltati.
ylyl
00mercoledì 13 marzo 2019 16:33
Nel tempo, mi sto sforzando di credere, che sono soltanto coincidenze.
macrino
00lunedì 18 marzo 2019 12:18
Chi può saperlo...
sonaglio d'oro
00venerdì 3 aprile 2020 22:44
Sono sola ...
con le ombre,
che mi rincorrono,
nel vortice del Tempo
e rivedo le stelle
brillare.
💗