UNO STRANO SOGNO

macbeth88
00mercoledì 20 febbraio 2008 16:53
"dove mi trovo? che posto mai è questo?" pensai fra me e me.era un posto meraviglioso, sembrava quasi incantato.non avevo mai visto nulla di simile.la notte stava svanendo lentamente,e all'orizzonte il blu intenso del cielo cominciava a lasciar spazio a rosee sfumature che piano piano delineavano le cime delle maestose montagne.l'aurora si avvicinava,i vari profumi della natura si fondevano dolcemente l'uno con l'altro dando vita ad un'essenza quasi paradisiaca.un leggero vento agitava lievemente le foglie degli alberi.ciò produceva un suono così piacevole...come una melodia.io ero lì,completamente immobile,lasciandomi trasportare da tutte quelle emozioni che pensavo fosse pressoché impossibile provare,e in lontananza,il rosa prendeva il sopravvento sul blu,segno che il giorno stava per inghiottire la notte.il sole cominciava a sorgere,elevandosi sopra i monti.i suoi raggi illuminavano le infinite distese di prati e coloravano le mille combinazioni di fiori che li ricoprivano.uno spettacolo sensazionale si materializzava davanti ai miei occhi,man mano che quell'immensa luce dominava su tutto.ero convinto che tutto ciò fosse il culmine della bellezza a cui potesse aspirare la natura,e nient'altro fosse in grado di superarla.invece,pochi istanti dopo,avrei dovuto sorprendentemente ricredermi....
in fondo alla valle vidi qualcosa, ma non riuscivo a capire bene cosa fosse.sembrava anch'essa una luce,inizialmente opaca,come se riflessa su un piatto d'avorio.notavo che si muoveva...e veniva verso di me.più si avvicinava e più diventava luminosa.all'interno di essa iniziarono a delinearsi distintamente delle sagome,così perfette, così delicate...era una donna,ne ero sicuro.continuava a camminare a piedi nudi verso di me,sempre avvolta da quell'incredibile bagliore,tanto che il sole,supremo imperatore del giorno,era come se si fosse dileguato.
la donna indossava un lungo vestito bianco che toccava fino a terra. camminava ondeggiando,la sua andatura era come una romantica poesia in movimento.il suo viso poteva essere solo paragonato ad una statua raffigurante una divinità greca,squisitamente decorata da quei lunghissimi fasci di capelli neri che partivano dalla sua testa perfetta,e venivano dolcemente cullati da quel leggero vento.sembrva volessero accarezare il cielo.per un lungo istante rimasi intrappolato nell'abisso verde smeraldo dei suoi occhi straordinari.sentivo il suo respiro calmo accarezzarmi piacevolmente le dita,e pensai di trovarmi di fronte ad una divinità.era incredibilmente perfetta per poter essere umana.e poi che dire del suo corpo:era stato scolpito nel cristallo ed era in perfetta armonia con tutto ciò che la circondava,come la sua candida pelle.una dea,non poteva trattarsi che di questo.per un attimo un brivido mi percorse la schiena e pensai:"nessun essere umano ha mai potuto vedere una dea,perche io sì? cosa avrò mai fatto per trovarmi di fronte un incanto simile?".
a un tratto i rossi petali che formavano le sue labbra si mossero, dipingendo un sorriso sul suo volto che accese dentro di me un'improvvisa fiamma scarlatta.la vidi avvicinarsi sempre di più,tese una mano verso la mia, io feci per toccarla ma...in un attimo ella si dissolse in polvere argentata che si cosparse nell'aria.tutto svanito così.il giorno già non c'era più,la notte tornata a regnare sul mondo.rimasi ad ascoltare ancora per qualche istante il fruscio degli alberi prima di essere portato via da quello strano sogno.

debona
00venerdì 22 febbraio 2008 12:16
Un sogno incredibile nel quale sei riuscito a coinvolgere il lettore. [SM=x142922]
ELIPIOVEX
00venerdì 22 febbraio 2008 17:09
Gran bel sogno.
fiordineve
00lunedì 10 marzo 2008 17:50


Meglio non sognare se poi ci si deve svegliare e ritrovare tutto come prima [SM=x142920] [SM=x142887] [SM=x142866] .
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