TRISTE ALLEGRIA

fiordineve
00lunedì 1 marzo 2004 20:07



Sembrava danzasse mentre passava tra i tavoli per la grigliata del 1° maggio; i lunghi capelli biondi, mossi dal vento, le lambivano le gote arrossate, la leggera abbronzatura faceva diventare i suoi occhi quasi acquamarina; era perfetta coi i jeans che le modellavano le lunghe gambe slanciate e affusolate e una maglietta rosa che le aderiva al seno.
Per me, lei era la protagonista di "Questo piccolo grande amore" senza finale triste, però. Il suo sguardo correva spesso ad accarezzare il viso del suo uomo, intento a cucinare sull'immenso camino in fondo al patio.
Mi faceva vedere le aiuole che aveva creato lei, l'orto perfettamente in ordine, la casetta delle tartarughe, il canile di Kir che la seguiva ovunque.
Un angolo di paradiso, immerso nel verde, quanti alberi, quanta frescura, eppure la villa era situata sulla statale, ma nessun rumore ostacolava il silenzio del parco incantato.
Guardavo la sua casa, i mobili ancora col sapore di nuovo, le cose scelte da loro due con amore; e pensavo che non avrei più visto i suoi abiti nuovi, la sua biancheria raffinata, le semplici cose che avrebbe acquistato, non avrei più fatto parte della sua vita quotidiana, ora si trattava di "visite", l'avevo già persa anche se a Marco voglio bene.
Chiacchierava con ciascun invitato, soffermandosi più spesso con la sorella e il suo fidanzato, poi si avvicinava a me piena di premure. La guardavo e mi sentivo piena di amore, con una grande voglia di piangere. Felice perchè la sua nuova vita iniziava in un paradiso eppure triste perchè quella casa mi avrebbe rubato il mio sole allegro, la mia gioia, la mia bambina per sempre.
Che importa se è a soli 15 km da me?
La rivedevo piccolina che si aggrappava solo a me, ricordavo i suoi momenti di dolore e quelli di felicità e avrei voluto poterla riavere di nuovo tra le mie braccia come quando era tutta e solo mia. L'ho lasciata là, in quella villa costruita per una principessa, perchè Claudia, mia figlia, merita solo il meglio. Ma il magone dentro non è scomparso anche se brindo alla sua vita futura con animo sereno.
Auguri a te piccolina, che la tua vita non sia più in salita come da sempre è stato.
Mamma


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MARIA ANTONIETTA
...le persone amate non le ho amate mai abbastanza... (Roberto Vecchioni)

[Modificato da fiordineve 21/06/2005 22.33]

marilena c
00mercoledì 3 marzo 2004 00:41
capisco
Come esprimi bene quella specie di gioia triste che le mamma provano quando i figli vanno via.
Ti racconto una cosa mia.
Quando mi sposai ero talmente felice che non capivo lo sguardo triste e pur sorridente di mia mamma. Sorrideva ma lo sguardo era triste e ha pure versato le solite lacrimucce della madre della sposa.
Io allora non lo capivo del tutto. Poi, col tempo, quando anch'io sono diventata mamma ho capito.
Poi un po' ci si abitua..
Descrivi molto bene i sentimenti e, mentre si legge, li si provano... li si sentono, si condividono.
ciao
pallinabis
00martedì 9 marzo 2004 21:23
caspita
è questo che ho visto negli occhi di mia madre 4 anni fà.
Era uno sguardo pieno di lacrime ma con una felicità che mi era trasmessa dal suo abbraccio.
Non piansi io quel giorno,non capì niente quel giorno,
ma lei era lì che mi sorrideva come te con tua figlia.
Che dolce triste ricordo.[SM=x142825] che figlie fortunate noi ad avere una mamma come voi.[SM=x142842]
mosquito4
00mercoledì 10 marzo 2004 16:16
è un sentimento che solo voi mamme potete provare, nessun altro può capire.

complimenti, mi piace questo brano!!!

Davide



[SM=x142874]
Sagitta
00giovedì 23 giugno 2005 10:13
Mi associo agli auguri con un mega"in bocca al lupo!"[SM=g27811]
E quando sembra che ci si perda, magari ci si ritrova!
Però ti capisco.[SM=g27819] [SM=g27823] [SM=g27824]
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