Spensierata storia di un uomo che aveva sempre fame.

frank.19
00giovedì 10 aprile 2014 21:53
Si alzava al mattino e non sapeva cosa fare
nonostante avesse tutto a disposizione,
la chiesa a due passi e la televisione
con seicento canali tutti internazionali

Tutto il mondo con un click, un orologio che fà clock
la birra, la droga gli strumenti del male,
la bibbia e la strada dritta per il mare.

Quando usciva di casa ascoltava gli uccellini
e quasi sempre parlava coi cani,
correva senza fiato;
mangiava mangiava ma aveva sempre fame
dormiva senza sonno ma lo doveva fare.

Si guardava allo specchio e si vedeva brutto,
si lavava la faccia ed era più bello,
salutava tutti quelli che incontrava
ma non guardava in faccia chi lo conosceva.

Gli faceva paura la semplicità
perchè dietro questa c' è la felicità;
lui scriveva libri, cantava canzoni e faceva dipinti
e se lo guardavi aveva gli occhi spenti.

Ma dalla sua ombra
rifletteva tutto il mondo
con il sole di notte e la luna di giorno

aveva parole belle per quasi tutti
i morti i vivi, elefanti e bisonti
bambini e correnti
solo gli insetti gli prudevano un pò

ma aveva letto, sopra un vecchio giornale
che se l' ape muore
noi viviamo ancora, solamente cinque anni
così prese due api
le chiuse in un barile, perchè iniziasse la riproduzione.

Decine di giorni,di mesi e di anni
passarono così
fra una cena e un pranzo.

Degli amici ricchi gli offrirono caviale
ma per lui era lo stesso di mangiare letame
dopo avergli sputato la verità in faccia,
quegli amici potenti lo fecero arrestare

Arrivato in prigione fece gli occhi cattivi
e ne ebbero paura persino gli assassini,
uscito di prigione si sentiva bene
cercava lavoro ma trovò l' amore;
quando la guardava si riempiva il cuore
"non ti avvicinare tu sei stato in prigione".

Camminando ancora per cercare lavoro
sul ciglio della strada vide un bimbo solo,
padre madre fratelli erano morti tutti
così prese il bambino senza stare a pensare
per dargli da mangiare cominciò a rubare;
dopo lo beccarono e tornò in prigione.

Uscito di prigione rivide quella donna
che lo aveva scacciato come un animale,
con le lacrime agli occhi ed il bambino in braccio
lei disse "ti prego portaci a mangiare".

Nel miglior ristorante solo per l' occasione
sembravano felici come freschi sposi,
ma appena assaggiato il primo boccone
capì subito che
mangiava mangiava ma aveva sempre fame........
Raggio di Sole21.
00domenica 13 aprile 2014 10:00
Bel testo, giustamente postato in "Fiori di parola"perché è costituito da tratti descrittivi (quanto prevalgono i particoilari e le aggettivazioni) e da tratti narrativi (quando prevalgono i verbi). Può essere davvero una bella novella frutto di una fertile fantasia e di una bella mente. Andrebbe aggiustata solo da un punto di vista grafico e andrebbero curati, in tal caso, i segni d' interpunzione.
Piaciuta.

[SM=x142887]

Laura.
debona
00domenica 13 aprile 2014 12:41
Hai decisamente un grande dono, quello dell'originalita' . I tuoi racconti e le tue poesie sono sempre geniali ed e' un piacere leggerti. [SM=x142922]
giovalanga
00giovedì 1 maggio 2014 20:43

Caspita, complimenti per l'originalità nell'esporre un racconto che potrebbe essere reale!!

Ti auguro un buon fine settimana,



Gio

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:39.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com