Solitudine

MI odiate. Mi temete. Sciocchi ingenui fingete di non sentirmi nel buio delle vostre camere, nelle notti di afa o di gelo, mentre pietosa carezzo i vostri capi frementi e vi sussurro all'orecchio, vi girate e rigirate tra le lenzuola logore implorando un sonno che mai arriverà di salvarvi dalla mia delicata morsa inespugnabile.
Vi osservo, sempre. Vi guardo mentre camminate per le strade affollate, punti insignificanti in un universo fatto di rumoroso nulla vorticante, vi vedo camminare travestiti della vostra falsità, maschere di cera colorata a celare volti segnati dal mio marchio incancellabile. Rido di voi stolti tracotanti ipocriti, perchè non sapete che quando la vostra ora giungerà, sarò la vostra unica fedele compagna.


---

Decisamente inquietante.
Brava!

Ma qualcuno degno di morire in pace con se stesso c'è?

Io penso di si.

Ciao

Giancarlo

Certo che c'è Cobite, era scritto in vena romantica.

LaBelleEtLaBete