Sola nella stanza

Sola. Un foglio sulla scrivania. Una penna tra le mani. Intorno vuoto. E silenzio.

Ecco.. mi piacerebbe dirti che voglio guarire, che voglio stare bene per te.. perchè abbiamo un matrimonio e tanti viaggi in sospeso.. mi piacerebbe dirtelo perchè lo desidero.. perchè sarebbe bello.. ma non ti ho mai detto le bugie.. ti ho sempre detto la verità.. sempre.. lo dimostra la sincerità totale che ha accompagnato la nostra conoscenza.. e ti ho detto di essermi innamorata di te, di aver avuto paura, di aver dimenticato tutto... e ho provato a dirti che ti amerò sempre.. al confine tra realtà e sogno.. e non ti ho mai nascosto le mie lacrime.. come del resto hai fatto tu.. e le hai viste tutte dalla prima all'ultima.. me le hai asciugate.. ti ho detto di volerti baciare, di volerti prendere a calci.. e non sono neanche riuscita a nasconderti tutta questa notte che mi ha avvolto.. sempre la verità.. fino alla fine.. ecco amore mio x questo non posso dirti che ci sposeremo e che mi passi a prendere x la California.. posso dirti che ti amo anche se questo non cambia nulla.. e sono stata così sincera da dirti che io non le voglio le ali. e non ti nascondo che faccio fatica a scrivere perchè le lacrime appannano gli occhi.. vorrei averti accanto perché tu me le asciugassi…ma servirebbe a poco.. Era vicinanza di pensiero, era capacità di leggersi negli occhi ma tutto ciò non sufficiente comunque perchè le cose potessero andare come avresti voluto. Ma non significa che io sparisca nel nulla.. non so come non quando ma resteremo sempre gli amici che non abbiamo voluto essere, non so come non quando ma resteremo sempre gli amanti che non abbiamo avuto il coraggio di diventare.. no so come non quando ma costruiremo qualcosa.. di bello.. non so come non quando ma sarai felice.. anch'io lo sarò.. non so come non quando ma ne ho la certezza.. può bastarti?.. ti fidi?.. ecco.. un giorno il tuo cuore si ricomporrà di una piccola crepa che gli ho fatto.. sarà il giorno in cui mi perdonerai per averti detto tutta la verità e per averti fatto sapere che la tua piccola non vuole le ali..

Poi lacrime, di nuovo. Poi dolore. Poi paura. Poi un telefono che squilla. Una voce dall’altra parte “ciao, come stai?”. In un istante niente più lacrime e voce pronta a rispondere “ Beh stavo per addormentarmi.. tu tutto bene?”…non una risposta alla prima domanda.. Per evitare altro dolore, altra paura, altre domande…”allora buonanotte Nataly”….”notte”…Da fuori arriva il rumore dei sonagli appesi, mossi da un leggero vento. Dentro nessun rumore. Nessun dolore. Sul letto giace lei avvolta dal sonno. Forse l’unica cosa tranquilla che riesce a fare senza avere il vuoto dentro. Forse l’unico momento in cui può riposare il suo cuore ormai in putrefazione. L’unico momento in cui la dolcezza del suo volto e la bellezza che lo avvolge possono ancora farsi notare. Anche se nessuno li può più vedere…