Spiegava Schopenhauer la prof, e mi ha colpita a tal punto da farmi riemergere dai miei scarabocchi contorti, al che credo di aver sentito distintamente un sospiro di sollievo provenire dal quaderno sofferente. Amo filosofia eppure avevo rinunciato a seguire le lezioni dall'inizio dell'idealismo, corrente a mio parere insulsa non degna dell'attributo di "filosofica" perchè sempre secondo il mio modestissimo parere col pensiero ha veramente poco a che fare, perciò il mio odio profondo per Hegel e compagnia mi impediva anche di seguire la mia amata materia...ma tornando al punto...Schopenhauer.
Il pessimismo, il dolore costitutivo della realtà, la noia, il male di vivere, il nonsenso della nostra esistenza: certo è sicuramente tutto tinto di iperbolismo questo discorso...eppure, non riesco a smentirlo. Che senso ha tutto questo? Non c'è scopo, non c'è un vero fine, le nostre vite sono solo contenitori vuoti? siamo solo manichini di passaggio che si trascinano giorno per giorno lungo strade scelte da qualcun altro? No, certo che no...deve esserci qualcosa...tutti lo sappiamo, tutti lo sentiamo...ma cos'è? E se fosse solo un'esigenza irrazionale dell'uomo? Un qualcosa senza alcun fondamento logico, che ci spinge a cercare, a sperare, eppure che risultato dà? Non solo non otteniamo mai una vera risposta ma anzi rimaniamo delusi, e forse sappiamo anche il perchè della nostra delusione, ma dobbiamo fare finta di niente dare la colpa ai governi, alla società, al mondo intero, dobbiamo farlo...perchè sarebbe troppo orribile da concepire, troppo doloroso da ammettere che non ci sia un fine, che inseguiamo una meta fantoccio, frutto della nostra mente forse per dare un colore a un'esistenza che sarebbe grigia altrimenti.
E l'Amore? Certo l'amore salva il mondo, l'amore cancella questo ragionamento contorto e illumina le nostre esistenze...la famiglia, i figli, la passione e l'appartenenza, l'amore ci fa star bene, ci rende felici. Non so voi ma a me il discorso continua a non tornare..certo quella dell'amore è la risposta più plausibile perchè non credo nella fede, non sono atea, non so se Dio esista o no, ma certo non credo nella fede, pura illusione, salvezza e appiglio degli animi deboli, che inorriditi davanti al nulla di questo mondo si rifugiano in un mondo di sicurezze dove non sono costretti a guardare dall'altra parte...e non è anche questa una conferma? La fede non è il metodo, o meglio uno dei metodi che l'uomo si inventa per sfuggire alla realtà lampante? Che dire...non lo so, non lo so davvero...ma rimane il fatto che alle prime parole della prof quasi mi veniva da ridere davanti a un pessimismo così nichilista ed esasperato...ma se ci si pensa...le conclusione che si possono trarre sono sorprendenti.
PS: E' una cosa che ho scritto a scuola, quando la noia dovuta alla spiegazione di fisica stava raggiungendo livelli di allarme, quindi non è da prendere alla lettera, è una semplice riflessione o in gergo "pippa mentale", scusate la licenza