Ricordi & Riflessione

La vita tanto ci da tanto, a volte troppo crudelmente ci toglie di più.
Ma in quello che ci ha dato ci sono dei ricordi indelebili, immagini che il nostri occhi non potranno mai cancellare.
Chi di noi non ha un'immagine, un brevissimo fotogramma di qualcosa che si è inciso oltre alle
nostre pupille nell'anima e nei momenti più dolorosi e tristi riaffiorano come le pratoline in Primavera?
E' vero anche che, il dolore soffoca ogni cosa bella, quando è tanto forte da sfogliare violentemente l'anima.
Ma ci sono anche dei momenti che si affaccia la riflessione, allora si cerca di guardare oltre il vetro della finestra chiusa, una tenera carezza di un figlio, uno sguardo che ti porta di nuovo la luce anche se è un tenue fiotto, una parola di un'amica che ti porta per mano come per proteggerti ho un attimo d'amore sognato o da sognare
Quante volte nella mia , nella vostra vita il dolore ci ha fatto a brandelli? portando via (nel mio caso) la vita della mia vita, quelle tenere carni tessute nel mio grembo giorno dopo giorno , mesi dopo mesi, il dolore che la mia anima piangeva e piange ancora, quando sono sola per non far vedere che ho pianto, allora urlavo spesso in silenzio, avevo un altro figlio da amare e dare tutto il mio amore, di cui lui aveva bisogno ed era suo diritto averlo, certo non ho dimenticato e non potrà mai e poi mai dimenticare, è vita vissuta, è la nostra storia nessuno potrà togliercela.
La mia vita è stata fonte di dolore, dei momenti credevo d'impazzire avevo solo 24 anni e pesanti fardelli da portare sulle spalle, che schiacciavano la mia esile figura di allora.
Ma, la vita non è solo sorrisi e dolore, ci sono degli obblighi verso altre persone che soffrivano come me e per me, i miei genitori i miei fratelli le mie sorelle, e mio marito che soffriva lo stesso mio dolore, dopo qualche mese cercai di risollevare il capo, disegnare dei sorrisi per loro, anche se capivano non erano veri, ma mio figlio dovevo cullarlo tra le mie braccia, mio figlio non aveva colpa di questa sofferenza, così tornò ai suoi giochi con la mamma vicino.
Era prossimo il Santo Natale, decidemmo di trascorrere qualche giorno nella casa in montagna, quella casa che aveva raccolto i miei verdi anni, tanti sorrisi, giochi e infiniti ricordi di quei Natali con mia Madre e mio Padre e i miei amati fratelli, una grande famiglia tutti intorno al tavolo con tanto Amore serenità e semplicità della vita di quei tempi a me tanto cari.
Mia zia materna ci fece trovare il camino acceso e le stanze calde di tanto Amore che aveva per noi. A mio figlio avevo raccontato tante volte e lo chiedeva ogni Natale di raccontarlo, quando con mio Padre andavamo nel bosco per trovare un ginepro o un pino (per addobbarlo poi in casa con formine di cioccolato e pan zuccherato o di cartoncino colorato da noi), finché non si trovava quello di nostro gradimento e con santa pazienza nostro Padre ci assecondava, mentre mia Madre ci aspettava con un bel piatto caldo sul fuoco.
Portammo nostro Figlio nel bosco, preparai la merenda da portare con noi, era una giornata piena di sole, anche se l'aria frizzava nel nostro viso, ma vedere la felicità stampata nelle guance di nostro figlio, liberai il mio grido, dentro di me, perché Lui il mio piccolo non si accorgesse di nulla.
Il ricordo della mia Bambina non mi lascia mai, il profumo della sua pelle mi manca tra le labbra, nelle mie braccia e i suoi occhi verde muschio, come quel muschio che avevamo raccolto per il presepe...


fiorella

(scusate se c'è qualche refuso scritta solo questa mattina dopo aver riflettuto su i racconti di una scrittrice e che abbraccio forte al mio cuore, come tutti voi Amici

Una storia molto commovente, come madre capisco quanto dolore si nasconda dietro a queste parole.
I miei complimenti

Ripartire dopo una perdita così inumana richiede un grande coraggio ed una grande donna, quale tu sei.