frank.19
00giovedì 2 ottobre 2014 17:37
Ma sinceramente signore e signori, arrivati a questo punto, cosa volete che vi dica? Cosa potrò ancora inventarmi per cercare di stupirvi, chi lo sa se ci sia mai veramente riuscito...
Dovrei fermare le folle andanti, bloccare le strade e domandargli; io fino ad' ora a cosa sono servito? E soprattutto, cosa ho creato?
Avrei veramente bisogno di sapere chi sono e cosa sono stato, per chi prima o dopo il mio sguardo abbia incrociato e per chi si fosse persa nei miei occhi almeno un attimo, fuggente. Perchè come al solito al mio fianco non rimane niente.
Vorrei risposte fresche, incise sui muri di cemento armato e sugli alberi che per fare loro posto hanno tagliato.
Sognerei ancora una volta, per tutte le notti, i tuoi occhi oscuri. Ma non posso farlo, non ne ho il diritto e tu non hai bisogno di questo peso sul tuo piccolo collo.
Partirei. Andrei lontano, così lontano da circumnavigare il mondo e fare ritorno dal lato opposto del porto dal quale ero partito.
Fingerei di essere un uomo nuovo, un giovane saggio a cui ho già rubato la barba e qualche pelo bianco.
Indosserei un vestito, un abito da gran cerimonia e la faccia seria con gli occhi pieni di coscienza, tanta conoscenza, mille storie di fantascienza e le mani luride di nero comode dentro le mie tasche.
Dimenticherei la gente, subito, dopo le inutili circostanze, le presentazioni le lascerei ai poveri d' animo, a quelli che si disperano...io avrei soltanto la mia vecchia bussola sfasciata nel taschino; saluterei con uno sguardo dritto e fiero e lancerei le danze.
Ritornerei al mio molo, il mio comodo giaciglio mi aspetterebbe come al solito vuoto e freddo, coscienzioso di essere soltanto un luogo di riposo.
Di sonno profondo, pochi pensieri e meno parole.
Allora il mattino sarebbe sempre più vicino e non ci sarebbe spazio per inutili sogni di gloria; quella si paga.... Con le parole giuste, le gesta nascoste ed i fatti plateali.
Dedicherei tutto il mio tempo dimenticando il passato, annegando nel vuoto, vagando con il mio spirito nel' infinito e non pensando mai più al mio amato ed ambitissimo nemico, che quella notte... di moltissimo anni or sono ho battezzato l' assoluto.