Richiedo Vs. parere sulla poesia

USER08.
00lunedì 8 marzo 2010 19:15
secondo voi, meglio poesia spontanea, scritta di getto o poesia "costruita" ed elaborata?

voglio dire, non è che, a volte, la ricerca della troppa perfezione rende troppo artificiale, diminuendo la trasmissione di emozioni?

Scusate , ma oggi la mente divaga [SM=g27828]

Grazie a chi mi vorra' fornire il suo punto di vista, con annessa spiegazione...o anche senza. [SM=x142847]


[SM=x142815]
Cobite
00giovedì 11 marzo 2010 19:49


Naturalmente una poesia scritta di getto e poi elaborata con arte.

Cara Eli, il cuore si emoziona ma lui è un grande analfabeta. Infatti si emozionano anche i cuori di chi non sa scrivere o di chi scrive in un'altra lingua. Non è il cuore che scrive quindi.
Il cuore sente e la mente scrive, ma anche la mente scrive a seconda delle sue capacità. Se la lingua natale è l'italiano, magari scrive in italiano, se invece è il tedesco, magari scrive in tedesco. E poi chi ha detto che le poesie debbano nascere dal cuore?
Le poesie possono trovare anche altre ispirazioni, in questo non hanno limiti.
Il pensiero che si forma (dal cuore, dalle osservazioni, dalle meditazioni o quant'altro) può essere perfetto, ma più spesso è grezzo e allora serve il ritocco dell'artista per finire l'opera.
L'arte può essere immaginata, ma poi a renderla perfetta nel suo mezzo comunicativo, sia esso quadro, marmo, musica o parole, necessita di lavoro, a volte anche lavoro duro e lungo, a volte di pochi ritocchi, non è mai detto prima, ma di sicuro è difficilissimo sia completa nel suo primo getto, schizzo, sgrossatura che sia.
Rifiutarsi di ritoccare il proprio scritto perché altrimenti non sarebbe genuino, a mio avviso, in genere non permette a molte grezze creazioni di elevarsi a vera arte.
Un po' di umiltà e di lavoro probabilmente riesce ad elevare ad arte anche gli scarabocchi mentre l'arroganza di essere perfetti potrebbe umiliare a scarabocchio anche possibili buone opere.
Poi i geni al primo getto possono esistere ma non mi pare di averli incontrati, ma in fondo non è cosa che m'interessa poi tanto quando, come lettore, leggo la poesia.

Così la penso io. [SM=x142892]

[SM=x142838] Giancarlo


elfo nero
00venerdì 12 marzo 2010 22:27
Re:
USER08., 08/03/2010 19.15:

secondo voi, meglio poesia spontanea, scritta di getto o poesia "costruita" ed elaborata?

voglio dire, non è che, a volte, la ricerca della troppa perfezione rende troppo artificiale, diminuendo la trasmissione di emozioni?

Scusate , ma oggi la mente divaga [SM=g27828]

Grazie a chi mi vorra' fornire il suo punto di vista, con annessa spiegazione...o anche senza. [SM=x142847]


[SM=x142815]



Se una poesia spontanea riesce a trasmettere emozioni, sensazioni, empatia...allora meglio la spontaneità.

Se una poesia ricercata riesce a trasmettere emozioni, sensazioni, empatia...alora meglio l'artificialità.

Comunque, secondo me, nella poesia il fine giustifica i mezzi. Sempre.



grisby60
00sabato 13 marzo 2010 10:55
Nella mia lunga esperienza di traghettatore di pensieri ed emozioni, ho sempre dato la precedenza alla spontaneità di ispirazione e ho gettato giù i versi così come li pensavo ... torno dopo anni a rivederli e talvolta li ritocco.
Per i testi che parlano di sociale, mi capita invece di "costruirli", nel senso che tirò giù l'idea e poi la plasmo.
Ma io non faccio testo [SM=g27828] ... la poesia può essere sia istintiva che riflettuta, l'importante è che penetri prima nella propria anima.
Nihil.
00domenica 14 marzo 2010 17:05
Credo la domanda assuma senso solamente se contestualizzata: se come obbiettivo hai quello di scrivere per te stessa e per gli amici del forum, puoi benissimo scrivere di getto, senza riguardare o cercare, purché quello che scrivi sia apprezzato dagli altri e quindi ti dia soddisfazione. Se scrivi invece per tentare la scalata, e hai l'obbiettivo di avere una tua raccolta nel parco libri di una buona casa editrice (non dico l'Einaudi o la Mondadori, capiamoci), necessariamente devi "costruirti": leggere moltissima poesia contemporanea, vedere che temi e forme vanno per la maggiore, e riadattarli secondo quelle che sono le tue peculiarità, oppure fare ricerca, tentando di scovare il nuovo.
Ci sono veramente troppi poeti in circolazione, troppi libri auto-prodotti per potersi racapezzare, e questo significa che devi passare per il filtro di concorsi e casi editrici che facciano selezione, e per passare queste forche caudine necessariamente devi studiare, non ci sono molte altre possibilità... poi sta a te considerare il perché scrivi e per quali risultati.

USER08.
00martedì 16 marzo 2010 17:42
intanto Grazie mille delle risposte, esaustive e significative...vi ringrazio di cuore...avevo bisogno di conoscere altri punti di vista.

Mi ha emozionato tanto il discorso di Giancarlo....e non posso che darti ragione...."il cuore si emoziona ma lui è un grande analfabeta. Infatti si emozionano anche i cuori di chi non sa scrivere o di chi scrive in un'altra lingua. Non è il cuore che scrive quindi. "
e gia' qui avrei capito... [SM=x142888]

Ho sorriso con la risposta di Elfo nero, che in due righe...è riuscito a farmi comprendere ancora meglio... [SM=x142910]
...anche se...non son mai stata tanto d'accordo con quel detto li...

e Grisby...Grisby ha poetizzato il concetto..."la poesia può essere sia istintiva che riflettuta, l'importante è che penetri prima nella propria anima."
[SM=g1602821]

per Nihil, non chiedevo per un fine particolare...la mia è solo curiosita'...dubbi...che ogni tanto mi sconvolgono la mente... [SM=g27828]

d'ora in poi....chiedero' sempre a voi!

Grazie infinite!!!
[SM=x142944]
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