Raoul Follereau "L'elemosina"

Giuly.25
00martedì 1 gennaio 2008 02:01
"L'elemosina senza amore,
è niente.
E, a volte, peggio di niete,
se con essa intendi meno
soccorrere gli altri che
toglierti un obbligo.
Ciò che importa, è che la prima
miseria degli altri s'imprima
nella nostra carne,
bruci il nostro sangue.
Ci ossesioni i nostri pensieri
troppo 'tranquilli', guasti il
nostro cuore troppo sicuro di sè.
Tu mi dici 'Anch'io ho i miei poveri'.
No, né tu né io abbiamo i
'nostri poveri'.
I poveri non sono nostri.
Siamo noi ad appartenere a loro.
Non si può dire 'i miei poveri',
come la tua figlioletta dice: 'le mie bambole'.
Non si può giocare alle bambole con i poveri".

Raoul Follereau
ELIPIOVEX
00mercoledì 2 gennaio 2008 20:36
Mi ha sempre affascinato la figura di Raoul Follereau (alle medie avevo scelto di fare una ricerca su di lui). Ho anche diversi libri che mi ha regalato il parroco del mio paese, sempre in occasione di quella ricerca.
Avevo annotato i pensieri che mi erano piaciuti di più di lui. Nei prossimi giorni posterò qualcosa...
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